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RIARDO / PRESENZANO – Nuovo stabilimento Ferrarelle, affidato alla Rialto Costruzioni: “nota” anche a L’Aquila

RIARDO / PRESENZANO – Il nuovo stabilimento Ferrarelle, quello di Presenzano, sarà realizzato dalla Rialto Costruzioni. Un’impresa di San Tammaro (in provincia di Caserta) famosa per aver vinto una gara d’appalto per la ricostruzione de L’Aquila. Un appalto ottenuto con un ribasso esagerato, intorno al 65%.  Un ribasso che ha suscitato qualche “preoccupazione”, soprattutto nel Movimento Cinque Stelle di quel capoluogo che ha scritto all’autorità per l’anticorruzione, Raffale Cantone. A Presenzano Ferrarelle intende realizzare un impianto – utilizzando una valanga di soldi pubblici, poco meno di 20 milioni di euro su un totale di circa 30 milioni – per realizzare bottiglie di plastica da materiali di riciclo. Inoltre con una mini-turbogas produrrà circa un megawatt di energia elettrica al giorno.

Ecco il documento (20 marzo 2016) della senatrice aquilana del Movimento 5 Stelle Enza Blundo inoltrato al presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone “per fare chiarezza sull’appalto del masterplan di piazza D’Armi e affinché si blocchino i lavori” che partiranno tra qualche mese.   A realizzare la riqualificazione dell’area sarà la ditta di costruzioni Rialto di San Tammaro (Caserta) che ha vinto la gara con un ribasso del 60,53 per cento su un importo complessivo di gara di 18 milioni di euro:
“Premesso che non è chiaro come realizzeranno il parco urbano, la ditta si è aggiudicata il bando con un ribasso da record che potrebbe far pensare che ci sia qualcosa quantomeno di poco chiaro – aggiunge – Il costo dei lavori per Piazza d’Armi era fissato su di una base di circa 22 milioni di euro”.
“Si deve bloccare tutto e rivalutare gli altri partecipanti perché il ribasso è eccessivo – prosegue – Il Comune avrebbe dovuto imporre dei limiti e fare le verifiche di congruità”.
La senatrice precisa che “i dubbi sulla logica di questi ribassi sono sulla qualità dei servizi che l’azienda in questione può offrire visti i ribassi così sostanziosi, sulla qualità della gestione della manodopera e di tutti i lavoratori che sono e saranno coinvolti e sulla qualità dei materiali da costruzione che verranno posti in opera”.
“La domanda è come sia possibile che una azienda di costruzioni, specialmente in tempi di crisi economica, possa sostenere dei ribassi nelle gare d’appalto così evidenti e pesanti – precisa – Della Rialto dunque non si sa molto. Questa grande società per ragioni di trasparenza, dovrebbe esibire i suoi rappresentanti in maniera pubblica e magari anche con un curriculum vitae di presentazione.
“A Giulianova questa stessa ditta si è aggiudicata l’appalto per la costruzione delle case popolari di Via Bellini con un costo di 1.300mila euro a fronte dei 2 milioni di euro di base del bando – sottolinea la Blundo –  Nel caso giuliese, la Rialto ha adoperato un ribasso di ‘solo’ il 26% circa sul prezzo iniziale e questa percentuale è la media minima dei ribassi che la Spa casertana delle costruzioni ha proposto per poi vincere in varie gare d’appalto su suolo nazionale”.
La Blundo sottolinea la grandiosità di un progetto realizzato da “giovani e bravissimi ingegneri che hanno messo cuore e anima nel lavoro svolto che donerà alla città un parco urbano immerso nel verde, con aree sportive e una struttura polivalente che è quella del teatro. Il lavoro dovrà essere realizzato a dovere”.

 

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