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NAPOLI – Truffavano finanziarie, 42 indagati: 5 arrestati

NAPOLI – Truffavano finanziarie, 42 indagati: 5 arrestati. Nella mattinata odierna il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli ha dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli su richiesta di questa Procura della Repubblica nei confronti di 11soggetti per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di truffa e falso. Cinque indagati sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, mentre altri sei sono stati sottoposti alla misura dell’obbligo di dimora con divieto di uscire in orario notturno. Le indagini, espletate dal Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli e coordinate dalla 5″ sezione di questa Procura, hanno consentito di accertare l’esistenza di una stabile organizzazione criminosa, operante a Napoli e provincia sino al 10.10.2014, finalizzata all’attuazione di truffe nel settore creditizio al fine di ottenere illecitamente finanziamenti rimborsabili, prestiti personali o linee di credito al consumo, mediante cessione del quinto, utilizzando dati anagrafici di ignari pensionati, ai danni di vari istituti bancari e finanziari. In particolare, si è accertato che i componenti dell’organizzazione criminosa, dopo avere individuato i soggetti dei quali utilizzare, a loro insaputa, i dati anagrafici per accedere alle richieste di finanziamento ed averne verificato il grado di sostenibilità finanziaria, predisponevano una falsa documentazione reddituale riconducibile agli stessi (falsi CUD, false dichiarazioni dei redditi, false buste paga), da fornire alle società finanziarie a garanzia delle richieste di prestito avanzate per conto dei clienti. Successivamente, attraverso utenze telefoniche dedicate, gli appartenenti al sodalizio criminoso rispondevano alle cd. interviste telefoniche condotte dalle società finanziarie per la verifica dei requisiti contrattuali e reddituali dei soggetti richiedenti il finanziamento, simulando di essere questi ultimi o il datore di lavoro degli stessi, artatamente indicato nei falsi documenti reddituali predisposti. Infine, gli autori delle truffe proponevano ed ottenevano il prestito attraverso i propri canali di riferimento presso le diverse società finanziarie. I clienti, che beneficiavano dei prestiti illecitamente erogati, corrispondevano all’organizzazione criminosa un importo iniziale di circa 300 euro, a titolo di acconto, per la predisposizione della fittizia documentazione di supporto, nonché, a prestito ottenuto, un’ulteriore somma di denaro, pari a circa il 20-30 per cento dell’importo finanziato, a titolo di compenso per l’attività svolta. Sono state accertate n. 29 truffe, tentate e consumate, ascritte a n. 41 indagati, grazie alle quali persone indigenti o con scarsa capacità reddituale hanno beneficiato di finanziamenti complessivi per oltre 511mila euro.  Le società finanziarie truffate sono: Findomestic SpA, Codifis SpA, Compass SpA, Sava SpA, IBL Banca SpA.

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