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Alfonso De Quattro

Marzano Appio – Rivolta d’amore, quando i bambini di Campagnola commossero i nazisti. Verso la cerimonia del dieci Ottobre

Marzano Appio (di Nicolina Moretta) – La rivolta d’amore dei bambini di Campagnola salvò la vita a tre italiani. Commemorazione solenne il 10 Ottobre 2015. Fu un giorno di terrore il 10 Ottobre 1943 a Campagnola, frazione di Marzano Appio. In quel giorno di settantadue anni fa una pattuglia di tedeschi stava prelevando da una stalla un maiale. La padrona di casa si rivoltò e il figlio intervenne in difesa della madre esplodendo una granata che ferì a morte un maresciallo nazista e mise in fuga gli altri soldati. L’atroce rappresaglia tedesca non si fece attendere. La maggioranza dei maschi campagnolesi trovò rifugio nei boschi di castagni che tutt’oggi circondano il paese. Ma Luigi De quattro fu sparato su di un albero, dal quale precipitò morto. Altri giovani rastrellati furono portati al centro del paese, in prossimità di un muretto e là nella disperazione più assoluta di madri, giovani mogli e figli piccoli, furono trucidati: Paolo De Quattro,Vincenzo De Quattro, Paolo Antonio Loffreda, Giacomo Marcello, Antonio Martino e Patrizio Martino. Li ammazzarono davanti al muretto dove oggi sorge la loro lapide commemorativa. Dopo che ad uno ad uno vennero uccisi li buttarono nella terra al di sotto del muretto, vicino al quale erano stati trucidati. Ma quando giunse il momento dell’esecuzione di Alfonso De Quattro qualcosa di inspiegabile accadde. Le donne più anziane del paese raccontano ancora che le campane della chiesa San Pietro e San Paolo suonarono da sole, mentre i nove figli piccoli di Alfonso De Quattro si cingevano al padre tirandolo ciascuno a sé, come a volerlo proteggere dalla ferocia nazista, piangendo e gridando: “Papà mio! Papà mio!” Alti sguardi casti e puri che fino ad allora avevano osservato attoniti quanto di peggio l’uomo può fare, si distolsero dalla visione del male. L’istinto di conservazione si accese nei cuori dei figli più piccoli dei campagnolesi che vinsero la paura. Così altri bambini che non erano figli di Alfonso De Quattro si unirono ai figli di questi nell’abbraccio al padre, che in quei interminabili attimi di terrore, divenne il padre simbolico di tutti i bambini di Campagnola e tutti i piccoli figli, veri e non, lo cinsero nell’abbraccio, gridando assieme:- Papà mio! Papà mio!  Fatto fu che davvero il candore dell’infanzia prevalse sull’atroce cattiveria e stoltezza umana della cieca logica della guerra. Un comandante tedesco si commosse e fece salva la vita al padre di tanti figli, ad Alfonso De Quattro ed anche ad altri due italiani che secondo la regola nazista ( dieci italiani morti per un tedesco ucciso) sarebbero dovuti morire. Ma la guerra non aveva finito di mietere le sue vittime civili. Tre bambini: Maria Romano, Giannino Romano e Elisa De Burra, mentre pascolavano le pecore, trovarono nel terreno un ordigno bellico, il maschietto lo colpì con l’accetta e così incontrarono la morte. E la guerra pareggiò i suoi conti. Oggi, dopo settantadue anni, il Comune di Marzano Appio ha deliberato con il verbale n° 92 dell’8/9/2015, l’istituzione dell’evento commemorativo in occasione dell’eccidio di Campagnola e ha avviato la richiesta di riconoscimento dei Meriti Civili a Campagnola. L’istituzione dell’evento commemorativo prevede il coinvolgimento dell’intera cittadinanza e la partecipazione delle autorità civili e religiose. Per la solennità del giorno commemorativo saranno presenti: tutti i sindaci dei comuni limitrofi; la dirigente scolastica, Monica Sassi; un funzionario del ministro bell’Interno, Angelino Alfano; il presidente della Provincia, Angelo Di Costanzo; il colonnello Giancarlo Scofure; il generale di Brigata dell’Arma dei carabinieri, Gianfranco Cavallo; il generale del Corpo d’Armata, Franco Mottola; il parroco di Campagnola, don Angelo Testa; il vescovo della Diocesi di Teano- Calvi Risorta, Monsignor Arturo Aiello. Saranno presente la fanfara dei carabinieri di Napoli e l’associazione dei bersaglieri di Mignano Monte Lungo per la deposizione della corona dall’alloro. La cerimonia commemorativa avrà inizio alle ore 9.30 con la santa messa, presso la parrocchia SS. Pietro e Paolo.

I figli di Alfonso De Quattro, salvarono il padre implorando pietà. I nazisti commossi rilasciarono il prigioniero
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un commento

  1. Io non so dove siano state reperite le informazioni riguardanti ” il furto del maiale ” ma la bomba venne esplosa verso il militare delle SS solo per salvare 4 ragazzi di Campagnola, che nascondendosi durante un rastrellamento avevano con se un pistola tedesca, e che se fossero stati scoperti sarebbero stati fucilati sul posto ” legge di guerra dei tedeschi ” , allora mio padre, che stava mettendosi al sicuro, tornò indietro e intimo’ il mani in alto al soldato tedesco, che invece girandosi si mise a scappare e sparare verso mio padre, mio padre stava x rispondere al fuoco, ma mia zia uscì fuori di casa, in linea di fuoco gridando di non sparare, è solo allora mio padre x non colpire anche mia zia, la moglie di suo fratello, gli lanciò una granada, il resto lo conoscete. La sig. Carcieri dipendente del comune di Marzano Appio è al corrente dei fatti del 10 Ottobre in esame. Mi potete contattare x qualsiasi chiarimenti. Saluti