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VAIRANO PATENORA / CISTERNA DI LATINA – Festival Nazionale degli Aquiloni – Geometrie nel Cielo, Frank Rossi presente alla 23esima edizione

VAIRANO PATENORA / CISTERNA DI LATINA – Sabato 6 e Domenica 7 Giugno 2015 si svolgerà la 23esima edizione del Festival Nazionale degli Aquiloni – Geometrie nel Cielo”. L’appuntamento è nel Quartiere San Valentino a Cisterna di Latina (LT). Frank Rossi, detto il “Pirata” sarà presente. Frank Rossi, in arte il “Pirata dei 4 venti”, molto soddisfatto per l’invito ricevuto, è da sempre  persona   legata alla sua terra natia, come per esempio  alla famosa strada via 4 venti che unisce Pietravairano  al Matese da cui trae il suo nome d’arte, e alle tradizioni della zona. Nella sua specialità, il Pirata dei 4 Venti, è al quarto posto in Italia e 21esimo nel Mondo.

Il mondo antico quello degli aquiloni (visto da Frank Rossi)

Da piccoli chi non è stato mai affascinato dal vento, da queste forme colorate che girano nel cielo, quanti di noi non hanno cercato di costruirne uno.    Per qualcuno è un semplice gioco per bambini, per altri ha un’enorme importanza scientifica e tecnologica.   Senza gli aquiloni non esisterebbero gli aerei.
Le prime tracce risalgono al quarto secolo a.C. in Corea, il nome ed il destino di un bambino erano legati al volo dell’aquilone a cui veniva dato il suo nome, innalzandolo il più in alto possibile, il filo veniva tagliato lasciandolo girare nel cielo, era di buon auspicio per il nuovo arrivato.                                                                                                                                                                                                                                   La troppa La modernizzazione ha fatto sì che i bambini perdessero l’interesse per le forme di gioco tradizionale, i videogame ed altri giochi senza inventiva allontanano il loro interesse, la curiosità dei ragazzi, lo stimolo a sperimentare le loro capacità.
Può essere una opportunità dai pericoli che tanti giovani meno fortunati possono incontrare nel loro percorso di vita. L’aquilone è un mezzo per creare complicità tra genitori e figli, la passione e il tempo insieme, fanno sì che tra i due si creino dei momenti magici di unione.
Come far volare un aquilone: mai nelle vicinanze di case, alberi, fili dell’alta tensione, è preferibile nei grandi prati, in spiaggia o sui campi di calcio, i venti si raggruppano in grandi spazi, formando una traiettoria giusta per volare.
Le sensazioni che provo a costruire un aquilone sono tante, la manualità che serve per costruire, per progettare e realizzare oggetti volanti è imparagonabile,  le forme fantastiche che vedi nascere dalle tue idee, l’assemblaggio dei pezzi tagliati e poi cuciti con le tue stesse mani, dà l’entusiasmo di un bambino, Infine, vederlo volteggiare nel cielo, stabile ed elegante sentire quella sensazione di leggerezza e soddisfazione, quasi è volare!      
Tanti chiedono come si diventa aquilonista, io mi sono chiesto se è stato solo il caso ad avermi condotto a loro oppure qualcosa di trascendentale e misterioso. Nella mia esperienza di vita e di volo posso dire che l’interesse per le arti visive, la pittura, la musica, la fotografia ha fatto sì che la curiosità si trasformasse in passione.  Le tradizioni del volo sono tante esistono diversi modelli come i Delta, Losanga, Rokkaku, Box, Gonfiabili,  ma una in particolare sono gli acrobatici, chiamati trik sono comandati da due cavi, uno alla mano sinistra, uno alla destra, fanno dei voli tridimensionali .
Da qualche anno con la mia esperienza mi sono lanciato in una dimensione fantastica,  si chiama volo multiplo, questo tipo di volo esiste da 30 anni, l’inventore chiama Ray Bethell di anni 88, detiene il primato del più bravo al mondo. In Italia uno dei migliori e Giovanni Govoni di bologna, da lui ho imparato tutto quello che poteva insegnarmi.
La tecnica consiste nel far volare 3 acrobatici contemporaneamente, ci sono 6 cavi da comandare, si usano delle maniglie speciali, capaci di ancorare i 2 cavi insieme,  2 vanno nella mano destra, gli altri 2 nella mano sinistra,  restano altri 2 cavi che comandano il terzo aquilone, con una cintura    particolare vengono legati alla vita, in questo modo facciamo volare i 3 aquiloni come se fossero le frecce tricolori,  in Italia siamo solo in 5 con questa tecnica.
Amo realizzare laboratori di aquiloni, cercando di far crescere questa passione purtroppo in via di estinzione, solo cosi posso trasmettere il mio amore per essi, con speranza di tramandare ai giovani questa affascinante forma d’arte.
Nei raduni in giro per L’Italia esiste una mia grande soddisfazione,  quella di sentire la mia canzone sugli aquiloni, chiamata “ladri del vento”   (cantata da Luca Sepe) quella di trasmettere anche attraverso la musica , l’emozione che provo per una così bella passione chiamata aquiloni.
Nei miei anni di volo le riflessioni sono state tante, a volte anche l’amarezza nel rendersi conto di quanto poca attenzione gli esseri umani prestano per la terra che ci ospita,  quanti sprechi di energie poco valide.  La grande emozione del vento che genera la nostra energia, l’amore per la terra, la mia unica risposta speriamo ci sia un futuro migliore, almeno per i nostri figli.

 

 

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