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PRATA SANNITA – Spara alla moglie, da oltre sei ore Ferruccio è sotto interrogatorio. Un ex dipendente del gruppo Ragosta

PRATA SANNITA– Uccide la moglie con un colpo di pistola, ex guardia giurata arrestato dai Carabinieri. Ha ucciso la moglie con un colpo di pistola all’addome, si tratta di Franco Ferruccio, 58enne, ex guardia giurata. L’omicidio è avvenuto questa mattina a Prata Sannita, presso l’abitazione dei due coniugi. La vittima  Carmela Imundi, 52enne, è stata trasportata da una autoambulanza all’ospedale di Piedimonte Matese, dove è giunta però già cadavere. L’omicida è stato immediatamente fermato dai Carabinieri di Piedimonte Matese, in stato confusionale. Dai primi accertamenti, il movente dell’omicidio sarebbe da ricondurre a problemi coniugali che hanno portato al tragico epilogo di questa mattina. L’arma usata dal 58enne, una pistola automatica calibro 7,65, è stata rinvenuta dagli stessi Carabinieri, all’interno della camera da letto, sotto un materasso, dove era stata occultata dall’omicida. Ora l’uomo si trova in stato di arresto e verrà trasferito nelle prossime ore presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, mentre l’arma è finita sotto sequestro. Ulteriori indagini sono in corso da parte dei Carabinieri per meglio definire i contorni della vicenda.

Ex dipendente del gruppo Ragosta

Insegnava all’istituto d’arte di Isernia la cinquantaduenne Carmela Imundi, uccisa questa mattina nell’abitazione nel comune di Prata Sannita con un colpo di pistola all’addome sparato dal marito Franco Ferruccio, 58 anni, ex guardia giurata licenziata alcuni anni fa da un’azienda di Venafro di proprieta’ della famiglia Ragosta, coinvolta di recente in un’inchiesta della DDA di Napoli relativo al clan vesuviano dei Fabbrocino. Per la coppia, da tempo in crisi, il weekend appena trascorso era stato molto duro: Imundi e il marito erano infatti molto amici della famiglia del poliziotto della Questura di Isernia Giuseppe Iacovone, originario di Capriati al Volturno e deceduto venerdi’ scorso a bordo della sua auto di servizio durante un inseguimento sulla statale 85 (tra Venafro e Isernia) a un suv che non si era fermato a un posto di blocco. In particolare, la donna era collega della madre dell’agente. Una delle due figlie della coppia, giunta questa mattina poco dopo il ferimento mortale nella villetta sita poco fuori il paese alle pendici del Matese, in contrada Fragneto, ha raccontato ai carabinieri dello stress accumulato dai genitori in questi due giorni, della veglia presso la casa dei familiari dell’agente. Uno stato di tensione che questa mattina potrebbe essere degenerato; i due coniugi si erano riavvicinati da poco dopo una separazione per frequenti litigi dovuti a reciproche accuse di tradimento.

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