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Alcune delle persone arrestate nell'ambito dell'inchiesta camorra e sanità

CASERTA / PIEDIMONTE MATESE – Ospedale civile di Caserta, il primo in Italia gestito dalla camorra

CASERTA / PIEDIMONTE MATESE – L’ospedale civile di Caserta sembra essere il primo a “gestione camorristica”. Così, dopo gli arresti di alcuni mesi fa – arresti che coinvolgono anche tre imprenditori di Piedimonte Matese, fra cui l’ex segretario cittadino del Partito Democratico – ora la gestione commissariale aderisce alla stazione unica appaltante. Ma la denuncia dei commissari è forte: “trovato clima omertoso”. In prefettura a Caserta la firma del protocollo per l’adesione alla «Sua»: bandirà anche le gare sotto i 200mila euro. L’8 maggio si aggiudica la gara per la risonanza magnetica.
La Commissione straordinaria che regge l’Azienda ospedaliera di Caserta, la cui direzione generale è stata sciolta dal Consiglio dei ministri su iniziativa del ministro dell’Interno per presunte infiltrazioni camorristiche, ha firmato oggi al Palazzo del Governo di Caserta, alla presenza del prefetto Carmela Pagano, il Protocollo di adesione alla Stazione Unica Appaltante (Sua) con il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche di Campania e Molise rappresentato dal provveditore Vittorio Rapisarda. «Una svolta nella gestione dell’ospedale» l’ha definita il prefetto. Da oggi, infatti, la maggior parte degli appalti ospedalieri, anche quelli di soglia inferiore ai 200mila euro, potranno essere gestiti dalla Stazione Unica che si occuperà non solo della pubblicazione del bando e della gara, ma anche della fase progettuale e dei collaudi successivi all’aggiudicazione, momenti fino ad ora esclusi dall’intervento della Sua. L’azienda ospedaliera è stata sciolta proprio per presunti pesanti condizionamenti del clan dei Casalesi nella gestione degli appalti. «Questo è uno dei primi passi per ripristinare la legalità», ha dichiarato il prefetto Cinzia Guercio, componente della Commissione Straordinaria con l’ingegnere Leonardo Pace, designato dal Provveditorato delle Opere pubbliche, e con il funzionario del Mef Michele Ametta.
«Quando ci siamo insediati all’ospedale di Caserta abbiamo trovato una situazione di quasi totale illegalità, con una grande disorganizzazione sia dei servizi che del personale e una gestione che mancava di una pur minima attività di programmazione» ha dichiarato il prefetto Cinzia Guercio, componente della Commissione straordinaria nominata dal Ministero dell’Interno in seguito allo scioglimento dell’azienda ospedaliera per infiltrazioni camorristiche. La Guercio ha parlato di «numerose situazioni di emergenza da affrontare; non è facile – ha spiegato – rimettere in piedi in 18 mesi un’azienda con così tanti problemi, in cui gli appalti venivano prorogati anche per sei mesi con documenti scritti a mano il giorno della scadenza. Ma penso anche a cose meno gravi, come l’introduzione della fatturazione elettronica prevista per legge entro il 31 marzo di quest’anno; ebbene qualche dirigente dell’ospedale è venuto da me il 20 aprile». Il componente della commissione Michele Ametta, funzionario del Mef, ha parlato di «una situazione complessa dovuta ad un atteggiamento omertoso durato per troppi anni da parte dei dipendenti e sindacati; quando ci siamo insediati ci siamo resi conti delle enormi difficoltà che avremmo incontrato ma abbiamo pensato che questa è una sfida da vincere per riportare dignità nella struttura».
Ametta ha poi spiegato che all’azienda ospedaliera di Caserta «c’è un organico inadeguato alle esigenze ma le norme non ci permettono nuove assunzioni. Va poi riorganizzata attività sanitaria, come quella relativa agli accessi al Pronto Soccorso». Leonardo Pace ha infine assicurato che «non c’è alcuna contrapposizione con i medici e le altre componenti, al momento il clima sembra collaborativo», e che «venerdì 8 maggio sarà aggiudicata la gara per l’installazione della risonanza magnetica». (CorMez)

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2 commenti

  1. M5Stelle primo partito in Campania

    Ma nooooo…..sono ragazzi e per di più innocenti. Lo dicono anche i loro familiari che è cosi. Ma chissà perchè questi giudici “cattivoni” e “comunisti” si ostinano ancora a tenerli in gabbia. Quindi due sono le cose: o i giudici hanno un bel pacco di elementi per tenerli come canarini, o sono quelli che li definiscono estranei ai fatti a rifiutare la realtà. Ai posteri l’ardua sentenza, rimettendoci alla suprema volontà della Magistratura confidando in essa sempre e poi sempre.

  2. Comitato Anticorruzione

    Oggi è passato il provvedimento che toglie i vitalizi ai parlamentari che hanno subito condanne superiori ai due anni. Ora la maggioranza comunale la smetterà di premiare indagati e condannati (la sfida per stabilire se ce sono è lanciata). Ma non faranno finta di niente nememno stavolta, perchè hanno il c…o al posto della faccia!