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foto di repertorio

ROCCAROMANA / DRAGONI – Lite al bar, De Marco e Argenziano davanti al giudice

ROCCAROMANA / DRAGONI – Lite al bar, udienza preliminare a carico di tre persone coinvolte nei fatti. Sul tavolo del giudice ci sono denunce incrociate per le quali i principali attori della vicenda – Bernardino De Marco e Antonio Argenziano – vestono i doppi panni di imputato e vittima. Nella vicenda entra anche una terza persona: Pasquale Miranda, accusato di percosse.  Miranda, secondo la denuncia presentata da De Marco, nel tentativo di separare i due che si stava azzuffando, avrebbe colpito lo stesso De Marco con uno schiaffo. All’udienza preliminare dello scorso 14 aprile, il difensore di De Marco faceva rilevare l’omesso espletamento dell’interrogatorio pertanto il Giudice ha disposto la restituzione degli atti affinché la Procura espletasse detto interrogatorio.   Tutto da rifare, quindi, prima di ritornare davanti al giudice per l’udienza preliminare.
De Marco Bernardino  difeso dall’avvocato Ciro Ferrucci è imputato per lesioni personali gravi perché colpendo con un pugno al volto Argenziano Antonio, che rovinava al suolo, cagionava a quest’ultimo lesioni personali gravi consistite in “trauma cranio facciale con presenza bilateralmente di  soffusioni emorragiche sia parenchimali che sub aracnoidee. A sinistra presenza di piccole formazioni ipodense della rocca petrosa da pneumofcefalo. Frattura del frontale in sede sopraorbitaria con frammenti parzialmente infossati. Frattura parte laterale orbita destra con versamento ematico bulbare postero superiore. Frattura del mascellare destro con associato emoseno. A seguito delle quali l’Argenziano veniva ricoverato in prognosi riservata e successivamente in data 19 febbraio 2014 veniva giudicato guaribile in sessanta giorni. Argenziano Antonio difeso dall’avvocato Emilio Russo risponde invece di aver colpito con una sedia De Marco cagionando allo stesso lesioni personali consistite in “ferita lacero contusa ginocchio sinistro, tumefazioni e limitazione funzionale, da colpo ricevuto durante una colluttazione” giudicati guaribili in giorni 10, con l’aggravante di aver commesso il fatto con l’uso di una sedia e per futili motivi.  I fatti avvennero all’esterno di un bar, nel comune di Dragoni, l’otto febbraio del 2014.

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