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CASERTA – Mirra verso la presidenza della Provincia, Oliviero in una botte di ferro: Cappello sempre più isolato

Antonio Mirra
Antonio Mirra

CASERTA / PIEDIMONTE MATESE (di Tommasina Casale) – Presidenza della provincia, salta il tavolo di concertazione. Roseto con Sasso mollano Cappello per proporre Mirra. In verità il nome del consigliere provinciale uscente Antonio Mirra come candidato alla presidenza della provincia non è stato fatto ma qualcuno lo ha ipotizzato. L’ipotesi deriva dal fatto che il nominativo del sammaritano continua a venir fuori come candidato alle prossime regionali. Una candidatura che non può essere sostenuta perché manca il posto nella lista del partito democratico. I maschietti sono sei per cinque posti in lista e qualcuno, per far spazio a Mirra, dovrebbe essere dirottato nella lista del presidente. Ma chi?
La regola potrebbe portare allo spostamento dell’ultimo arrivato, l’ex socialista Gennaro Oliviero. Quando qualche giorno fa lo avevamo scritto, qualche adepto di Oliviero si era risentito mettendo sul tavolo l’accordo nazionale sancito con il vice di Renzi, Lorenzo Guerini.
Ieri sera però, dopo che il segretario provinciale Raffaele Vitale ha riferito della disponibilità a candidarsi alla presidenza della provincia di Caserta del sindaco di Piedimonte Matese Enzo Capello e del suo omologo di San Tammaro Emiddio Cimmino, Sasso e Roseto hanno fatto saltare tutto, evidenziando che il loro nome poteva essere un altro e che lo avrebbero fatto nella riunione che si terrà questa sera. Siccome i candidati presidenti possono essere scelti solo tra i sindaci che hanno una scadenza di mandato oltre i diciotto mesi o tra i consiglieri provinciali uscenti, non vi è molta scelta e, di conseguenza, questa sera il nome che potrebbe essere messo sul tavolo non si escluda sia proprio quello di Mirra. Una soluzione per salvare capra e cavalo e evitare che si possa arrivare a dirottare un candidato nella lista del presidente. È vero che Oliviero ha un accordo nazionale, ma se Mirra venisse tirato fuori dalla corsa alle regionali per candidarlo alla presidenza della provincia, si eviterà di disturbare Guerini. A questo punto ad essere mollato sarà Cappello che alla candidatura a presidente della provincia ci tiene ed a mollarlo potrebbe essere proprio quella parte del partito democratico che ha sostenuto in questi ultimi mesi contro la segreteria provinciale.

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un commento

  1. E dire che ambiva ad essere il re dell’alto casertano e del Matese e oggi invece può solo scegliere se essere il re di bastoni, quello di coppe, di denari o di spade. Però non è vero che è rimasto isolato, perchè gli sono accanto nella triste ora: la combriccola-ben pasciuta-dell’ufficio tecnico, il superpremiato, superelogiato,superencomiato e superprocessato corpo dei vigili urbani, le quote rosa, quelle “marrone”, e qualche ritardato mentale che si accorge che sta cadendo nell’abisso solo dopo essere precipitato seguendo con essessiva fiducia un capofila cieco, disorientato e pieno di se, che a sentir lui sembrava quasi già di vederlo seduto al posto di Renzi facendo peggio di Renzi. Insomma, più che una carriera politica in ascesa ora sembra più una parabola patetica curvata verso il NULLA, o, meno poeticamente: un palloncino gonfiato alla deriva.

    Vostro, Esao

    P.S…e Raffaele Vitale si tolse il sassolino dalla scarpa. Bravo!