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SPARANISE – Municipio, Martiello: Il problema non é come o quanti soldi si spendono, ma perché !

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SPARANISE –   Abbiamo cercato di dare un senso a questi 6 mesi di amministrazione Merola. Lo sforzo era quello di capire il perché degli stessi e anacronistici approcci e comportamenti di 25, 15, 5 anni fa, che nulla di buono hanno portato e porteranno per la nostra Città. Ci siamo dati una risposta.  Ogni essere umano, organizzazione, azienda o ente deve avere una strategia. Degli obiettivi chiari da raggiungere per rispondere alla domanda: cosa ? Cosa voglio fare ? Dove voglio arrivare ? Qualc vocazione ha il territorio? Che tipo di sviluppo voglio avere ? Quali categorie commerciali voglio incentivare ? Quali classi sociali voglio favorire ? Quale identità voglio dare al mio territorio ?  Alla strategia segue un piano operativo per raggiungere gli obiettivi fissati. E qui c’è un’altra domanda: come ? Come valorizzo la vocazione del territorio ? Come attivo lo sviluppo industriale, agricolo o commerciale ? Come posso incentivare il commercio e supportare i commercianti locali ? Come posso agevolare le classi sociali più deboli, senza innescare una cultura assistenzialista ? Come costruisco l’identità della mia città ?  Dunque se esistono una strategia ed un piano operativo tutte le scelte: fiscali, sociali, di investimento e dunque di entrata e di spesa saranno coerenti. Potranno forse essere non condivisibili dal punto di vista politico, ma certamente coerenti con gli obiettivi strategici. Per contestualizzare questo elementare principio gestionale a Sparanise e se l’amministrazione comunale sapesse cosa e come farlo non avremmo avuto nell’ordine:

  • un regolamento IUC ridicolo, scritto senza nemmeno un buon copia (vedi Calvi Risorta), con una TARI assolutamente iniqua, per le famiglie e incomprensibilmente penalizzante per i commercianti e le imprese. Non si è saputo nemmeno recepire la legge di stabilità che prevedeva delle detrazioni che non andavano ad intaccare l’equilibrio finanziario dell’ente. Semplicemente non si è saputo !
  • La perdita di un finanziamento per l’efficientamento energetico della scuola materna (che non sarà oggetto di alcuna opera di ristrutturazione). In questo caso bastava presentare un progettino entro settembre (termini poi prorogati al 15 dicembre 2014) per ottenere i soldi. Non si è saputo fare !
  • Una pantomima sull’avvio della mensa scolastica partita 3 mesi dopo l’apertura delle scuole. Non si è saputo “programmare” e risolvere il problema prima che si presentasse. Gara vinta col doppio del costo a carico delle famiglie e con un livello qualitativo reale del servizio molto più basso del precedente (ma con un menu sulla carta meraviglioso). Non si è saputo !
  • Una sterile battaglia personale nei confronti del responsabile dell’ufficio tecnico, che ha paralizzato l’ufficio per quasi 6 mesi. Svuotato delle deleghe (che lo stesso attuale Sindaco nella sua precedente amministrazione gli aveva affidato) il responsabile, dopo 5 mesi di clausura in una stanza svuotata anche della scrivania, le ha riottenute per evidenti, irregolari e incompatibili affidamenti ad altri soggetti.
  • L’abbandono di una struttura pubblica nuovissima, lasciata all’incuria e al degrado, per poi magari tra qualche mese chiedere ulteriori fondi alla Calenia Energia per ripristinarla.
  • La chiusura che appare ormai definitiva, del Palasport, in passato orgoglio della nostra collettività, anch’esso diventato simbolo della regressione e del fallimento politico e sicuramente mercimonio per promesse elettorali future.
  • La proroga dell’incarico per la gestione dei rifiuti. Proroga alla stessa ditta, per la quale era stato attaccato l’ex sindaco tacciandolo di interessi occulti e personali. Con la scusa dell’imminente entrata in funzione degli ATO non si è saputa avviare una gara di appalto come in paesi limitrofi (Francolise), nei quali si è votato lo stesso giorno, che è stata fatta a Settembre. Non si è saputo! Gara che a Sparanise cela tutti gli stessi, identici, errori delle precedenti gestioni e sulla quale sarei pronto a scommettere sul vincitore e sul costo per la collettività.
  • Una nomina all’ASI (alla quale i nostri grandi politici hanno regalato in passato la nostra area industriale) di un soggetto non esperto che non ha alcuna idea di sviluppo dell’area e di Sparanise in generale e che è addirittura incompatibile col ruolo.
  • Un sistema di nomina del nucleo di valutazione col 90% dei componenti non dotati di titoli e soprattutto di capacità per misurare le performance dei nostri dirigenti e quindi aumentarne l’efficienza e l’efficacia. Solo un modo per sistemare gli scontenti ed i perdenti.
  • ‎L’istallazione delle luminarie a pochi giorni da Natale. Come si dice: le “Palle di Natale il 26 non servono a nulla”…
  • Un rapporto sterile e assistenzialista nei confronti della Centrale Termoelettrica, che da quasi 10 anni eroga soldi a cascata al Comune. In tutti questi anni proprio per l’assenza di una strategia non si saputo innescare nulla con questi milioni di euro ricevuti. Ci si limita a chiedere l’acquisto della carta igienica, di banchi e sedie per la scuola, di contributi per eventi e associazioni “amiche”, di panettoni, di pacchi alimentari. Immagino che idea di Sparanise si siano fatti i manager della Calenia Energia. Invece di costruire insieme le condizioni per una qualsiasi forma di sviluppo hanno fatto evaporare milioni di euro per l’ordinaria amministrazione e dato il contentino di 25 euri a cranio (che non tutti chiedono/ottengono). Avete mai pensato che quando finirà la “zizzinella” della Centrale, non potremo permetterci nemmeno la carta igienica e le sedie nelle scuole?
  • L’utilizzo del personale della cooperativa Nestore (famose borse di lavoro) per attività assolutamente non coerenti con la destinazione di queste risorse e spesso addirittura senza la minima dotazione di sicurezza per la loro incolumità. Un giorno potatori, un altro imbianchini, un altro elettricisti ed un altro ancora muratori.
  • La sospensione delle attività didattiche della scuola elementare a “tempo indeterminato” per un problema che poteva essere risolto in 48 ore.
  • Dei consigli comunali nei quali mai un assessore/consigliere abbia parlato, spiegato, replicato ad alcunché. Uno spettacolo umiliante, per chi assiste, in barba a qualsiasi concetto di organicità e democrazia, nel quale ci sono: un solo attore protagonista, uno che cerca di fare da controfigura (perché gli hanno fatto credere che sarà il prossimo candidato a Sindaco) in attesa che arrivi qualche incarico, e una serie di comparse mute che silenziosamente sopportano la mortificazione di non poter esprimere il loro punto di vista, molto spesso in dissenso col protagonista.
  • La perdita dell’ennesima possibilità di un progetto di insediamento produttivo. Mentre a Sparanise nasceva già il fronte contrario anche all’istallazione nel territorio di Calvi Risorta i vertici della società avevano già deciso di cambiare aria e di puntare sull’alto casertano.

Ecco cari sparanisani, senza una strategia, senza degli obiettivi chiari, si può solo navigare a vista, campare alla giornata. Ogni decisione su ogni fronte, incluso ovviamente quello delle entrate e delle spese, è presa nel solo ed esclusivo interesse politico di chi la compie ed economico del destinatario amico. Nessun reale beneficio per la collettività, illusa dal fumo del ” facimm ‘ammuina”, delle eterne “false promesse” (ormai note anche come cambiali elettorali insolute/protestate) e della logica di “accattars a famm e ra gente”.  Tutto ciò alimentato dalla passività di noi cittadini che sguazziamo nella delega di responsabilità, senza mai fare nulla di proattivo come ad esempio “buttare le mani e non la lingua”, per poter così essere nella posizione di giudicare chi ha amministrato, chi amministra e chi amministrerà.  Senza questo colossale cambiamento, senza la presa di coscienza che uno vale uno e che ognuno ha la responsabilità e il dovere di fare qualcosa e non solo di lamentarsi, il nostro territorio sarà sempre in balia di chi speculando sulla “fame” della gente (che egli stesso alimenta) ha il solo ed unico fine di tenere attaccata la poltrona per fini personali.

Navigare a vista comporta sfortunatamente, per chi lo fa‎, di poter prendere, prima o poi, un iceberg ed affondare. Sulla nave ovviamente affonderemo anche noi, sperando che il capitano non scappi…  Questa è l’analisi di 7 mesi di amministrazione. Ma sereni: niente di diverso ci sarà per gli anni a venire, così come nulla c’è stato nei precedenti, se nelle nostre coscienze non cambia qualcosa.
(comunicato stampa –   Salvatore Martiello – Presidente Associazione Sparanise in Movimento)

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