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MARZANO APPIO – Dapurazione: un bicchiere mezzo vuoto. O mezzo pieno. Se si vuol continuare a fare finta di nulla. Dipende naturalmente da che punto di vista si guardi alla circostanza. Perchè in città soltanto due impianti sembrano funzionanti – quello del centro e quello di Campagnola – mentre gli altri scaricano direttamente nei torrenti. Raggiungerli, in più, è una impresa titanica visto che bisogna farsi largo tra i rovi. Tutto documentato.  Un vero e proprio allarme ambientale nel Parco di Roccamonfina. Per la cattiva gestione dei depuratori comunali, sono stati raggiunti da avvisi di garanzia  il sindaco Eugenio Ferrucci e il tecnico comunale Armando Carlone. La notifica dell’atto è avvenuta pochi giorni fa, attraverso i carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca. Tutto rientra all’interno di un’indagine scattata nel 2011 quando i carabinieri del Noe (coadiuvati dai tecnici dell’Asl e dell’Arpac) avviarono una capillare indagine su vari comuni del casertano per verificare l’efficienza dei sistemi di depurazione dei vai municipi. L’indagine della Procura è scattata partendo dal presupposto che molti depuratori non funzionerebbero a norma o rappresenterebbero solo un sistema per convogliare nei torrenti e nei fiumi i liquami provenienti dalle fogne.

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