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VAIRANO PATENORA – Borgo e Castello, il mistero della ditta “prescelta” e le ipotesi dei “soci” locali. Le parole di Cantelmo: ci sarà avvalimento

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VAIRANO PATENORA – Una ditta “prescelta” e l’ipotesi dei “soci” locali pronti a versare denaro per entrare nell’affare. Sembrano essere questi due aspetti intorno ai quali potrebbe ruotare l’intera procedura per l’affidamento e la gestione del Borgo e del castello medievale di Vairano Patenora. Fra i tanti dubbi che possono sorgere, analizzando l’intera questione, dall’inizio, spicca quello legato alle imprese che hanno partecipato al bando.
Perché – si domandano tanti cittadini – non è stato fatto un bando europeo che avrebbe potuto attrarre l’interesse di imprese di grande spessore, capaci anche di assicurare introiti maggiori al municipio e quindi ai cittadini?
Non era forse interesse degli amministratori ricercare la migliore offerta possibile sul mercato attraverso un bando “degno” di tale nome?
Perché si è puntato su una impresa che all’epoca del bando non era ancora nata?
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Bartolomeo Cantelmo, è apparsa, sin dal primo momento, “innamorata” dell’impresa – sembra nata appositamente per l’operazione – con la quale, prossimamente si stipulerà la convenzione.
A Vairano, inoltre, già da qualche tempo circolano insistenti voci secondo cui nell’operazione del borgo e del castello potrebbero inserirsi – a partita in corso – alcuni “soci locali”, figure che possono contare su una forte capacità finanziaria. Secondo questa ipotesi, proprio da loro sarebbe nato il progetto dell’operazione in corso. Chiaramente per ora questa sembra essere solo una ipotesi.
Durante il consiglio comunale di ieri sera, alle domande di qualche consigliere di minoranza in merito alle garanzie che l’impresa può fornire, Cantelmo ha replicato di non preoccuparsi perché l’impresa potrebbe anche beneficiare dell’istituto dell’avvalimento.
Tramite tale istituto, un operatore economico che partecipa ad una procedura di gara per l’affidamento di un appalto pubblico per il quale è richiesto il possesso di determinati requisiti (economico-finanziari o tecnico-organizzativi), può dichiarare di avvalersi dei requisiti di un altro operatore economico. Tale tipo di avvalimento vale solo per la gara in oggetto e, in caso di aggiudicazione, ha valore per tutto il corso dell’appalto. L’Impresa che “presta” i propri requisiti (ausiliaria) a quella partecipante (ausiliata) resta estranea sia alla gara che al successivo contratto, ma deve formalmente impegnarsi sia nei confronti dell’Impresa validata che nei confronti della Stazione appaltante a mettere a disposizione della prima, per tutta la durata dell’appalto, tutte le risorse di cui questa risulta carente.

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2 commenti

  1. leccata di culo

    Il sindaco non ha capito che il comune è attenzionato dalla DDA dal 2006!
    Cantelmo ch’è facile alle stimolazioni, attento che ti vengano a prelevà!

  2. Quanti teorici dell’inciucio, salviamo il castello, amici dei borghi, ma se ne accorgono questi biforcuti che il castello e il borgo sono soltanto dei ruderi. Quando si sveglieranno dal loro letargo grassoso si accorgeranno di aver blaterato tanto bene che il castello non esisterà più ! Caro Sindaco un consiglio: lascia cadere tutto così vediamo fra due o tre anni questi scienziati biforcuti cosa sapranno fare ( sempre se avranno gli attributi di misurarsi alle votazioni!!).