Ultim'ora

VAIRANO PATENORA – Borgo Antico e case “usurpate”, cittadini infuriati contro i “misteri” di Cantelmo. Sfiorata la rissa in municipio. Consiglieri di maggioranza “scaricati” dal sindaco

cantelmo-martone

VAIRANO PATENORA – Borgo Antico e case “usurpate”, cittadini infuriati contro i “misteri” di Cantelmo. Sfiorata la rissa in municipio e consiglieri di maggioranza “scaricati” dal primo cittadino che, a loro, Martone.
Questo potrebbe essere il riassunto dell’incontro di ieri sera nella casa comunale vairanese. Un incontro organizzato dallo stesso primo cittadino – Bartolomeo Cantelmo – per tentare di trovare un punto di intesa con diversi cittadini che vantano diritti su immobili che il comune avrebbe acquisito per realizzare il “mega” progetto di ristrutturazione del borgo. Una procedura che presenterebbe già diversi punti oscuri, autentici misteri, che dovranno essere chiariti.

La lettera “nascosta”
Prima dello scorso consiglio comunale, quello in cui è avvenuta la presentazione del progetto, diversi vairanesi – che a vario titolo vantano diritti su immobili dell’antico borgo – avevo inviato un documento di protesta al sindaco e all’interno consiglio comunale, contro la procedura adottata che, di fatto, avrebbe acquisito diversi immobili. Quel documento sarebbe stato tenuto “nascosto” ai componenti dell’assemblea. Solo dopo il consiglio, Cantelmo, attraverso una lettera a sua firma, avrebbe convocato – per ieri sera – in municipio le persone interessate alla vicenda. Lo scopo era quello di discutere della problematica per individuare una soluzione. Ma l’incontro è andato male, anzi malissimo.

Cantelmo “scarica” i consiglieri di maggioranza
All’incontro non era presente alcun consigliere di maggioranza, c’era solo il sindaco Cantelmo. Al suo fianco, però, c’era Lino Martone (capo dell’opppsozione) e un impiegato della macchina amministrativa vairanese, probabilmente, in qualità di esperto del procedimento.

La lite
Molti cittadini – presenti all’incontro – avevano delegato l’avvocato Luca Geremia, stimato professionista del posto, a tutelare i loro interessi. Geremia, ad un certo punto, ritenendo quell’incontro di carattere privato, chiede le ragioni della presenza di Martone. Si scatena l’inferno: il leader di minoranza si scaglia verbalmente contro l’avvocato apostrofandolo con parole poco gratificanti, e inoltre, si avvicina minaccioso al giovane legale, fino ad arrivare a strettissimo contatto. Il dubbio di Geremia – sulla presenza di Martone – è condiviso anche da altri presenti. Anche contro di loro si scaglia Martone. A questo punto tutti i cittadini lasciano il municipio. Inutile il tentativo del sindaco Cantelmo di convincerli a restare. L’avvocato Geremia è stato irremovibile: “in queste condizioni non possiamo continuare a discutere. Vi lascio alla vostra luna di miele”.

 

Guarda anche

Donna e bambina di 8 mesi travolte da un’auto, investitore scappa dopo l’impatto

Il sinistro stradale è avvenuto ieri sera, mercoledì 27 marzo 2024, lungo via Novelli a …

6 commenti

  1. Non ci sono parole per valutare l’accaduto e la condotta di questo sindaco che in questa come in altre venute agli onori della cronaca nei giorni scorsi, non può che essere giudicata assolutamente inqualificabile e indegna di un primo cittadino. Per tutto quello che sta facendo e per le questioni (tutte di interesse privato) che sta trattando, credo che, politicamente parlando, si stia scavando la fossa con le sue stesse mani. Unito a Lino Martone una fine peggiore non la poteva fare Bartolomeo Cantelmo.

  2. e una vergognosa vicenda un Sindaco pasticcione che non riesce più ad uscire fuori da un tunnel adesso ha litigato con i suoi della maggioranza e cerca conforto nella minoranza cosa squallida per difendere solo interessi privati e di qualche volpone di tecnico di turno ma il proverbio antico non sbaglia mail tanto va la gatta al lardo fino a che non ci lascia lo zampino Vergogna!! I cittadini ignari e silenti su tutti gli abusi e le illegalità che stanno perpetrando

  3. mario de quattro

    Nell’interesse della collettività vairanese mi permetto di fare un pò di chiarezza a riguardo, ove mai fosse necessario, sicuramente senza alcun fine polemico.
    Con determina n. 14 del 28.01.2013 il Responsabile dell’Ufficio Tecnico indiceva una “manifestazione di interesse” per la concessione in comodato d’uso gratuito per massimo 90 anni del Borgo e del Castello di Vairano Patenora.
    Mancando ogni riferimento all’articolo di competenza del codice dei contratti, D. Lgs. 163/2006 e s.m.i., si deve supporre che siamo nell’ambito dell’art. 56 del codice in premessa (Procedura negoziata previa pubblicazione di un bando di gara).
    L’attività in questione viene pubblicata all’albo pretorio dell’Ente per 20 giorni.
    Partecipano alla “manifestazione d’interesse” due sole ditte, di cui una ammessa e l’altra esclusa.
    Con successiva delibera di consiglio n. 50 del 08.11.2014, a seguito dell’entrate in vigore di nuove leggi, viene proposto all’aggiudicatario provvisorio il passaggio da un contratto con comodato d’uso gratuito per 89 anni ad un contratto di superficie a titolo oneroso per 89 anni.
    Ebbene, l’atto proposto è illegittimo in quanto l’art. 56, comma 1 lett. a), del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. dice: ……omissis “Nella procedura negoziata non possono essere modificate in modo sostanziale le condizioni iniziali del contratto”……omissis. Il passaggio da contratto con comodato d’uso gratuito a contratto di superficie a titolo oneroso è sostanza e non forma, quindi sono palesemente cambiati i patti e le condizioni iniziali del bando pubblicato. Tutto ciò, per conseguenza, non rappresenta più una “manifestazione d’interesse”, ma si configura chiaramente nell’ambito della “trattativa privata”.
    Quindi, l’atto proposto con la D.C. n. 50 del 08.11.2014 è da ritenersi illegittimo!
    E’ peraltro da ritenersi viziato nei contenuti anche la “manifestazione d’interesse” in origine pubblicata.
    Difatti, per tale procedura, considerato che alla lettera d) della Documentazione richiesta nel bando, ai fini della partecipazione alla “manifestazione d’interesse”, si chiede di produrre una proposta-progetto, risulta decisamente esiguo il termine di pubblicazione fissato in 20 giorni. La Stazione Appaltante può, considerata la particolarità dell’appalto e dei documenti tecnici da produrre, implementare discrezionalmente il tempo minimo previsto (20 giorni) ai fini di una maggiore partecipazione alla gara (sarebbe stata più ragionevole una pubblicazione di almeno 30/40 giorni).
    Infine, è da ritenersi fuori norma un tempo di gestione così elevato (89 anni), peraltro inizialmente con contratto in comodato d’uso gratuito, considerato che solo ai sensi dell’art. 30 e dell’art. 143 comma 6 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. è previsto un termine che va dai 30 fino ai 50 anni. Ma in tal caso si parla di “concessione di servizi” o di “concessione di lavori pubblici” e non di una “manifestazione d’interessi”.
    In definitiva, e a conclusione di quanto rappresenato in premessa, tutta la procedura sarebbe opportuno annullarla!
    Ad maiora.

  4. Egregio direttore, poiché credo che, è lei converrà con me, per poter verificare l’attendibilita’ delle dichiarazioni rese da chi ci amministra,il cittadino deve conoscere le vicende di chi chi fa politica e quindi si espone al pubblico giudizio. Perciò mi meraviglio che sia passata in sordina la notizia del sequestro da parte dei carabinieri di Vairano Scalo di un’autovettura non in regola per la cidiclazione e di proprietà o di un familiare di un influente membro dell’amministrazione Cantelmo. Perche’ se così fosse un amministratore che si prefigge di rappresentare la cittadinanza e poi non rispetta le leggi dovrebbe dimettersi e con lui il sindaco che lo ha investito di un incarico e/o delega , magari proprio inerente il rispetto della legalità, e invece il primo irrispettoso delle regole e lui. Brutta, ma brutta piega ha preso questa amministrazione, con un sindaco che oramai ha perso le redini del carro, se mai le ha avute. La notizia sopra pubblicata e’ l’esempio palese della incapacità di amministrare e della sudditanza verso la minoranza per cosa non si capisce.

  5. è incredibile! si sta concretizzando la possibilità di recupero del borgo con un grande finanziamento europeo e privato senza che il comune spenda una lira anzi riceve soldi e occupazione e vairanesi anche amministratori si schierano contro, sindaco lasci tutto ci pensera madre natura definitivamente al castello case mura e tutto

  6. Questo è quello che accade quando si hanno notevoli interessi economici nel comune che si amministra.
    La cointeressenza tra interessi personali e l’interesse pubblico da amministrare rende il sindaco ostaggio dell’opposizione di Lino Martone che, come si suol dire, “tiene Cantelmo per le palle”. Questo il Martone lo sa bene e, da vecchio volpone comunista, cerca di speculare quanto più possibile la situazione finché dura, nel senso di ricavarne vantaggi di svariata natura.
    Il sindaco, a sua volta, ha bisogno di una sponda nella “finta opposizione” per portare avanti i suoi affari, e ne ha bisogno più dei suoi stessi consiglieri di maggioranza, che gli servono solo per alzare la mano in consiglio.
    D’altronde, questa è la linea dettata dal famigerato e ben noto studio tecnico che rappresenta la vera cupola affaristico/edilizia che amministra Vairano Patenora.
    Non resta che sperare che qualche consigliere di maggioranza prenda coscienza che il conflitto d’interessi che paralizza l’azione amministrativa e si affranchi dal binomio Cantelmo/Martone fino a portare alle dimissioni del sindaco, sperando che ciò accada prima che intervengano Prefetto e Magistratura penale.