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VAIRANO PATENORA – Ristrutturazione Castello e Borgo, l’allarme di Marseglia: serve convenzione che tuteli l’uso gratuito delle aree pubbliche

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VAIRANO PATENORA – Il borgo antico e il castello potrebbero essere “vietati” ai cittadini. L’allarme lo lancia il presidente delle Proloco, Artuto Marseglia.  L’idea progettuale di affidare a società privata il recupero della parte antica di Vairano è cosa buona e giusta; tuttavia serve  una convenzione che tuteli e inserisca l’uso e la fruizione gratuita delle infrastrutture pubbliche . Segno evidente che questa convenzione, finora, non è stata ritenuta  utile dall’amministrazione comunale, guidata da Bartolomeo Cantelmo.

Il documento di Marseglia:
Durante il Consiglio Comunale pubblico del 22/11/2014 alle ore 16:00 presso la Sala Consiliare del Comune è stato presentato il progetto di recupero e valorizzazione del borgo di Vairano Patenora, erano presenti tutti i Consiglieri Comunali , il Dirigente della Soprintendenza di Caserta un folto pubblico e l’architetto dela società che ha presentato il progetto.Premesso che il sottoscritto Marseglia Arturo Presidente P.T. della Pro Loco Vairano Patenora è da sempre favorevole a cercare tutte le strade possibili per consentire il pieno recupero del bellissimo borgo di Vairano. Infatti, già durante l’Amministrazione Visco di diversi anni fa, il sottoscritto propose al Sindaco un progetto di recupero attraverso la proposta di un imprenditore Italo-americano che voleva realizzare una società pubblico-privata per poter redigere e finanziare un ambizioso progetto di far divenire il borgo una sede staccata di un College Americano in cui ospitare giovani universitari, e docenti-ricercatori per attività culturali e turistiche. Pertanto, si ritiene che per un effettivo restauro e valorizzazione di questo bene è indispensabile l’intervento di società private che prevedono, oltre al recupero dei beni esistenti e ancor in discreto stato anche di quelli quasi scomparsi, una vera e propria progettualità e destinazione d’uso che deve portare ad un vero e reale uso turistico, culturale ed economico di questo splendido e unico borgo che è stato indicato da alcuni addetti ai lavori tra i più belli d’Italia.Quindi ben venga questa proposta di una società che ha apprezzato questo bene, ma è importante che il Comune stili una convenzione che tuteli e inserisca l’uso e la fruizione gratuita delle infrastrutture pubbliche (strade, piazze, spazi aperti, Castello, ecc) per la collettività e le attività culturali che i cittadini e le associazioni vorranno realizzare. Inoltre, il sottoscritto a seguito della presentazione dell’architetto nel Consiglio Comunale di sabato è stato il primo a ribadire che il progetto di recupero di alcuni spazi pubblici (piazze, aree verdi, ecc) devono tenere in considerazione le tendenze architettoniche medievali, dei luoghi e dei materiali utilizzati, presenti nel territorio. Quindi anche se si deve far uso di tecnologie e trovate moderne non bisogna snaturare la natura e la particolarità stessa del bene. Inoltre, si pensa che se il visitatore entra nel borgo sarebbe ben felice di catapultarsi nel passato per rivivere un mondo di cui non si ha memoria tranne che per alcune conoscenze e immagini date dai libri di storia (come per esempio trovare una “piazza d’armi” ove si potrebbero allenare milites in armatura o un campo arcieri). In conclusione, si pensa che aprire tale progettazione alle proposte migliorative di Associazioni, studiosi e cittadini appassionati, sia il punto di svolta di un corretto recupero del bene e di una valorizzazione veramente unica di tale prezioso gioiello dell’arte medievale.

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