PRATELLA – Il sindaco Romualdo Cacciola (Pd) sarebbe indagato nell’ambito dell’inchiesta che ha portato, oggi, a tre arresti e diversi indagati eccellenti. E’ questo l’ennesimo colpo del nucleo investigativo dei carabinieri di Caserta che ha arrestato questa mattina, nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Napoli, tre persone (Antonio Petruolo e i figli Giuseppe e Salvatore) per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso per favorire il clan camorristico Belforte di Marcianise. L’indagine ha permesso di acclarare come i locali ristoro degli ospedali di Marcianise, Maddaloni e Piedimonte Matese siano stati gestiti per anni da privati che non avevano alcun titolo per occupare gli immobili. Nello specifico è risultato che il Cral ha affidato il servizio i locali ai privati in assenza di alcun contratto con l’ente ospedaliero che, peraltro, per l’affidamento ai privati avrebbe dovuto espletare una gara pubblica. La situazione di totale illegittimità è perdurata per svariati anni per l’assenza di controlli da parte dei vertici delle aziende ospedaliere sui contratti di locazione tra Asl e Cral, sull’effettiva gestione dei locali da parte del Cral, sul regolare versamento dei canoni di locazione all’Asl e sulle spese relative al consumo di acqua e luce, che risultano a carica dell’Asl. L’assenza di controlli ai centri ristoro, in particolare nell’ospedale di Marcianise, ha favorito l’ingerenza di soggetti vicini al clan Belforte, che hanno costretto il privato gestore del bar a versare per anni una tangente mensile, arrivando a proporre allo stesso gestore l’acquisto del locale per 100mila euro. Tra gli indagati per altri reati anche l’ex direttore generale dell’Asl di Caserta Francesco Bottino e l’attuale sindaco di Pratella Romualdo Cacciola in qualità di presidente del Cral.
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