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MARZANO APPIO – Furto di energia elettrica, arrestano l’uomo sbagliato: assolto De Rosa

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MARZANO APPIO – Furto di energia elettrica, venne arrestato l’uomo sbagliato. Il giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha assolto Pasquale De Rosa per non aver commesso il fatto. Infatti, l’uomo, nel 2011 venne arrestato dai carabinieri di Marzano Appio perché ritenuto responsabile di furto di energia elettrica per aver manomesso un contatore dell’azienda agricola. Quella azienda, però, era del fratello Nicola. Questa, in sintesi la ragione che ha determinato l’assoluzione con formula piena   dell’imputato, difeso dall’avvocato Luigi Scorpio. Tutto partì nel 2011, quando i carabinieri di Marzano Appio e tecnici dell’Enel accertarono presso un’azienda agricola, sita in via Albero del Signore, per effettuare un accertamento sul contatore Enel. Alla presenza di De Rosa Pasquale, si constatava la realizzazione di un allaccio abusivo, nello specifico: in una cabina in muratura con all’interno presente un contatore dismesso dal 17.04.2002 era stato realizzato un allaccio diretto alla rete Enel dietro la basetta dì appoggio del gruppo di misura tramite la forzatura dello stesso: il predetto meccanismo, con un interruttore quadripolare, bypassava il gruppo di misura evitando così la registrazione dei consumi, consentendo un prelievo abusivo. Si procedeva, quindi, all’arresto dell’imputato. Tanto precisato in fatto, sebbene la condotta descritta integri gli estremi del reato contestato, non sono emersi elementi che consentono, al di la di ogni ragionevole dubbio, di attribuire l’allaccio abusivo a De Rosa Pasquale. In effetti, come emerso dall’istruttoria, non sono stati svolti accertamenti di natura catastale per verificare chi fosse l’intestatario del terreno, né ancora chi fosse titolare dell’azienda agricola, ed, inoltre, l’utenza è risultata intestata a De Rosa Nicola, fratello dell’imputato. Senza tralasciare, infine, il fatto che De Rosa Pasquale risiedeva altrove e non nel luogo dell’accertamento. L’unico elemento di collegamento tra il reato e l’odierno imputato è, dunque, rappresentato dalla soia circostanza che questi fosse presente al momento del controllo, ma ciò non si ritiene sufficiente ai fini della condanna, con la conseguenza che non può che assolversi l’imputato ai sensi dell’art. 530 cpv. c.p.p. per non aver commesso il fatto. Per queste ragioni il giudice Mercone, ha assolto Pasquale De Rosa per non aver commesso il fatto.

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