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PIEDIMONTE MATESE – Stadio comunale, l’intitolazione a Ferrante è “abusiva”. Cappello se ne frega. Quando le regole valgono solo per gli altri

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Ecco l’ultima delibera per la “nuova”  intitolazione del campo sportivo

 

PIEDIMONTE MATESE – L’intitolazione dello stadio comunale, nella frazione Sepicciano di Piedimonte Matese, è “abusiva”. Il sindaco Cappello da oltre due anni fa finta di niente, ignorando il regolamento in materia e soprattutto una nota del Prefetto. Le regole a volte, sembrano proprio valere solo per alcuni e solo in alcune circostanze. Così, da oltre due anni quello stadio è intitolato – “furbescamente” – a Ferrante, senza il placet della Prefettura. Tutto provato da due documenti che dimostrano come, a volte, anche sindaci “perfetti”, possano far finta di ignorare qualche regola. Per carità, nulla di grave o di penalmente rilevante. Ci mancherebbe. Potrebbe trattarsi del solito peccatuccio venale, “necessario” per assicurarsi qualche manciata di voti in più.

Veniamo ai fatti: la nota del Prefetto – la numero 13771 del 2011 – e la delibera di giunta – la numero 171 dello scorso 12 agosto.

Il primo documento, a firma del Prefetto Palmieri, chiede al municipio di Piedimonte Matese, allora come oggi guidato dal sindaco Vincenzo Cappello, di fornire tutti i chiarimenti necessari per procedere all’intitolazione dello stadio comunale a Pasqualino Ferrante. Appare chiaro che la nota della Prefettura giunge su richiesta del municipio.

Il secondo documento, la delibera di giunta di poche settimane fa, è, praticamente, un nuovo iter per intitolare – nuovamente – lo stadio comunale a Ferrante, perché, probabilmente, il precedente iter è andato a “buca”.

Nonostante tutto, da oltre, due anni, lo stadio comunale è “ufficialmente” intitolato a Ferrante. A questo punto la domanda sorge spontanea: ma la macchina amministrativa piedimontese viene sempre “guidata” in tal modo?

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3 commenti

  1. Mi levo il cappello

    E’ il mino che si possa aspettare da un sindaco “perfetto” come Cappello. In realtà lui non si sente il sindaco, ma il padrone della città e tutti quelli che ci stanno dentro o servi, o pecoroni. E ha ragione in tutti i casi e se ne sbatte dell’Uffficio di Governo. In mondo normale il Prefetto lo avrebbe giò destituito.

  2. Orlando Furioso

    e che schifezza anche l’intitolazione a Ferrante è abusiva? però con un pò di ragionamento a ritroso nel tempo ci si può anche arrivare a capire tale abusivismo, infatti nel curriculum vitae del personaggio quale benemerenze verso la nazione Enzo avrebbe annoverato? ai posteri l’ardua sentenza ………

  3. La Roccia del Matese

    Caro Orlando Furioso, il curriculum vitae del personaggio è noto a chiunque abbia intorno ai 50 e altre note sono presenti sulla rete che lo riguardano. Basta scrivere sul vecchio Google: Decreto 10 Novembre 1994 Pasqualino Ferrante e chiunque può leggere e trarne le conclusioni. Una cosa è certa è che, l’endourage professionale presso l’ufficio lavori pubblici è rimasto lo stesso (incluso qualche condannato, oltre Macchione) sia con le giunte di destra (Sarro), sia con quelle ultime di centrosinistra ( a dimostrazione che sono sue facce della stessa moneta).

    Viva la rete che non perde mai memoria di nulla, a differenza della gente che della memoria non sa far tesoro reiteranso gli errori.