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CASERTA – Nuove province, ecco le “innovazioni” di Renzi: è sempre più casta. Cittadini fuori da tutto, devono solo pagar tasse.

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CASERTA – Quindici giorni per “rinnovare” le provincie in base alla “rivoluzionaria” riforma dell’illusionista Matteo Renzi. Tra il 28 settembre e il 12 ottobre si eleggono consiglieri e presidenti di 64 province e 8 città metropolitane: per la prima volta votano solo gli amministratori locali. Da nord a sud le trattative per spartirsi i posti in consiglio (dai 10 ai 16 seggi) tra larghe intese e ritorno di politici “impresentabili”.
Tutto molto più semplice di prima, per i politici s’intende. Non dovranno fare inutili giri fra la gente per convincere gli elettori ad accordare loro la preferenza. Niente di tutto questo. Per capire meglio, immaginiamo le precedente elezioni per le Province senza gli elettori. Poi, senza i manifesti e le liste dei candidati affisse pubblicamente. Restano solo, purtroppo, i partiti politici. Resta una campagna elettorale che riguarda pochi intimi, e listoni delle larghe intese per spartirsi le poltrone. Ecco i nuovi enti di secondo livello della riforma Delrio. Per la prima volta non votano i cittadini e nell’ignoranza di tutti, tra il 28 settembre e il 12 ottobre, ci saranno le elezioni ma i cittadini non dovranno fare niente. Ci saranno altri a decidere al loro posto. La gente dovrà solo continuare a pagare le tasse per permettere alla casta di “ingrassare”.

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