Ultim'ora

VAIRANO PATENORA – Processo Vessella, il tribunale nomina un perito per chiarire il “mistero” della pistola

toga-tribunale

VAIRANO PATENORA – Processo Vessella, sarà un commissario della polizia, Panaro, a stabilire con esattezza se la pistola lanciarazzi, ritrovata alcuni mesi fa dai carabinieri della locale stazione all’intero dell’abitazione di Vessella, era effettivamente un’arma capace di offendere oppure no. Inoltre, lo stesso perito nominato oggi dal giudice, dovrà stabilire se l’assenza della matricola dalla pistola era dovuta all’epoca della fabbricazione (in passato non era necessaria) oppure se è stata abrasa volontoriamente. Vessella è imputato di aver violato la legge che regolamente il posssesso delle armi da fuoco. Secondo il difensore – l’avvocato Ernesto De Angelis – quell’arma ritrovata nell’abitazione di Vessella sarebbe antica e quindi costruita precedentemente all’adozione del numero di matricola, obbligatorio per ogni arma regolarmente prodotta.  Per questo ha chiesto ed ottenuto che un perito, esperto di armi, chiarisca questo aspetto ma soprattutto definisca se l’arma, così come ritrovata dai carabinieri al momento della perquisizione – era in grado di sparare e quindi di offendere. Il giudice ha accolto la richiesta di De Angelis, nominando un perito di fiducia e aggiorando il processo al prossimo gennaio. Il caso nasce  alcuni mesi fa, nel  corso della perquisizione domiciliare,  personale e veicolare nei confronti dell’imputato, i carabinieri della locale stazione, trovarono presso la sua dimora, illegalmente detenuta, una pistola lancia razzi cal. 22, completa di serbatoio inserito, contenente nr. 6 capsule, recante nella parte anteriore della canna la filettatura per l’alloggiamento del tromboncino per l’espulsione del razzo, priva di elementi di identificazione.

Guarda anche

 Contraffazione, svuotato lo “store del falso” nel Casertano e nella Valle di Suessula

Caserta – Nei giorni scorsi militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento, …