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ALVIGNANO – Gara dei rifiuti e “doppia” isola ecologica, le “magie” di Macchione e i “curiosi” intrecci degli “attori”

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ALVIGNANO –  Gara dei rifiuti e “doppia” isola ecologica, il caso di Alvignano diventa sempre più “giallo”. Ma si tratta di un giallo “simpatico” perché mostra come, a volte, gli intrecci su certi “affari” nella cosa pubblica possono essere davvero “infiniti”, un po’ come le strade del Signore. Soprattutto sembra confermare  che alcune imprese e alcuni tecnici sono “inseparabili” e si ritrovano spesso nelle cose “importanti”.
Capita così di scoprire che con la determina numero 229 datata 11/11/2013 il municipio di Alvignano affida all’ingegnere Raffaele Macchione – all’epoca dei fatti pilastro dell’ufficio tecnico del comune di Piedimonte Matese, nel settore lavori pubblici, e già sotto processo per aver favorito imprese della camorra – la realizzazione del progetto per l’isola ecologica comunale. Il giorno dopo – 12/11/2013 –   la giunta, con delibera 185, approva il progetto definitivo presentato dall’incaricato Raffaele Macchione.
Non ci sono dubbi: appare un’autentica prodezza, un vero miracolo. Riuscire, in una sola giornata a realizzare un progetto per un sito di stoccaggio comunale,  è cosa da pochi, da autentici fuori classe. Il tutto in cambio di 21mila euro.
Inoltre, in un solo giorno l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Angelo Di Costanzo, oggi consigliere regionale di Forza Italia,   riesce anche a spostare la realizzazione dell’impianto da Taverna Isabella in località Fontanelle.  Nella stessa delibera la giunta alvignanese sceglie quale responsabile del procedimento l’architetto Domenico Marra. Quest’ultimo, qualche mese dopo,  sarà componente della commissione che assegna la gara d’appalto per la gestione della raccolta rifiuti in paese.
Una gara vinta dall’impresa di Gioia Sannitica, Termotetti che riesce a “conquistare” la commissione offrendo come miglioria proprio la realizzazione di una isola ecologica a proprie spese. Ed ecco il secondo miracolo: il comune avrà in un sol colpo due isole ecologiche, ma non la prezzo di una!
Ma come? L’architetto Marra non sapeva di essere lui il rup per la realizzazione di un’isola ecologica comunale grazie a fondi regionali? Non avrebbe dovuto dire in sede di commissione che quella offerta da Termotetti, i realtà, non sembra essere  una vera e propria miglioria considerando il fatto che il comune già stava procedendo alla realizzazione di un proprio sito?
Ma in certe vicende, si sa, gli intrecci non finisco mai e i nomi degli “attori” sembrano essere sempre gli stessi. Così si scopre che nella vicina Piedimonte Matese, l’allora responsabile dei lavori pubblici, Raffaele Macchione, presidente della commissione di gara per l’affidamento della raccolta rifiuti, assegna la vittoria proprio all’impresa Termotetti.
Sarà sicuramente una coincidenza ma il famoso detto di Giulio Andreotti: “a pensar male è peccato ma quasi mai si sbaglia” scuote fortemente alcune coscienze.
Poi arriva la sentenza di condanna a contro Macchione per aver favorito il clan dei Casalesi e successivamente arrivano le dichiarazioni dell’ex boss Iovine che inguaiano ancor più l’ingegnere che è costretto alle dimissioni. Così, almeno per ora, uno degli “attori” più “gettonati” della zona è costretto a lasciare il palcoscenico.  Numerosi amici piangono.

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3 commenti

  1. Pasquale D. M.

    Macchione che lascia il palcoscenico? Vabbè, tanto ci sono i suo “pilastrini”.

  2. Calma ragazzi, tanto c’è il grande dott. Riccio a vigilare sullo stato di legalità del comune.

    (hihihihihihihihi….)

  3. Caldoro-Sarro-Termotetti