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PIEDIMONTE MATESE – Violenza sessuale al Santuario, riparte il processo

PIEDIMONTE MATESE –  Violentarono una giovane immigrata russa nel piazzale davanti al santuario di Monte Muto, fr apochi giorni si torna in aula e riprende il processo a carico di Vinciguerra Vincenzo e Barbieri Pasquale, entrambi  di Cerreto Sannita. Si ripartirà dalla certezza fornita dal  ginecologo e dall’oculista che nell’ultima udienza inchiodarono alle proprie responsabilità i due violentatori.  Secondo la Procura, la notte tra il 4 ed il 5 giugno del 2013, Vinciguerra Vincenzo e Barbieri Pasquale di Cerreto Sannita, difesi dagli avvocati Antonello Fabrocile e Giuseppe Massarelli, avrebbero stuprato E. A. giovane donna russa difesa dall’ avvocato Paolo Falco.  Venne stuprata a  turno, dopo essere stata probabilmente drogata, da due ragazzi conosciuti poco prima in un bar e con i quali aveva trascorso qualche ora a chiacchierare e bere vodka. Ma lei si è difesa fino a sfigurare il volto di uno dei due violentantori. Le unghie della giovane donna hanno lasciato segni importanti sul viso di Vinceguerra; segni che per gli investigatori potrebbero essere prove importanti per incastrare i due idagati alle loro responsabilità. La drammatica vicenda e’ avvenuta a Piedimonte Matese. La vittima e’ una 29 enne di nazionalita’ russa, impiegata pubblica nel suo Paese, da un mesetto in Italia. Il racconto fornito dalla ragazza ai carabinieri consentì l’arresto in flagranza dei due stupratori. La donna venne ricoverata all’ospedale di Piedimonte Matese, dove i medici trovarono immediati riscontri alla violenza sessuale denunciata. La prima telefonata ai carabinieri  arrivò intorno alle cinque del mattino. ”Mi hanno violentata, correte” urlò disperata la ragazza dal telefono di un bar-chalet ubicato a circa 150 metri dal luogo dello stupro dove era riuscita a rifugiarsi seminuda e in stato di profondo choc sfuggendo ai suoi aguzzini. All’interno qualche cliente e il proprietario, ma nessuno sentì nulla. I carabinieri, giunti poco dopo, trovarono nel luogo indicato dalla ragazza, localita’ San Pasquale, nelle vicinanze del santuario di Santa Maria Occorrevole, il portafogli con i documenti di Vincenzo Vinciguerra; dopo pochi minuti le due persone descritte dalla russa vennero bloccate a bordo di una Ford Fiesta e portate in caserma.

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