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TEANO – “Tritarifiuti”, sequestrata la Campania Energia. Blitz della polizia provinciale

TEANO – Gestione e smaltimento dei rifiuti, scatta il sequestro per la Campania Energia. L’azienda, ubicata in località Palmieri, nel territorio di Teano, sarebbe finita sotto sequestro per una carenza di permessi.
L’azione di sequestro sarebbe stata condotta l’altro giorno dagli uomini della polizia provinciale di Caserta. Tutto nascerebbe dalle verifiche tecniche – amministrative volute dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Nicola Di Benedetto.  Le verifiche dell’amministrazione comunale sidicina sono scattate a seguito della polemica nata intorno alla richiesta della stessa impresa di impiantare un tritarifiuti.  Dove un tempo veniva imballata frutta per i mercati esteri, ora verrà “macinato” rifiuto. La verifica è stata ordinata dall’amministrazione comunale teanese, guidata dal sindaco Nicola Di Benedetto; operativamente è condotta dai caschi bianchi sidicini guidati dal comandante Enzo Colucci. Secondo alcune indiscrezioni  non sarebbero state riscontrate, almeno per ora, irregolarità nello stoccaggio e nella gestione dei rifiuti. L’impianto di tritatura sarebbe pronto ma non ancora messo un funzione. Anche i filtri sarebbero regolarmente al loro posto. Tuttavia, nei prossimi giorni, dovrebbe arrivare sulla scrivania del sindaco la relazione dei caschi bianchi.  Secondo quanto scritto dalla stessa amministrazione sidicina in un atto di giunta, da anni l’azienda funziona senza le necessarie autorizzazioni. Gli uffici comunali sapevano ma nessuno ha mosso un dito per imporre il rispetto della legge.  Dalla nota di riscontro dell’ing. Fulvio Russo si deduce che l’insediamento industriale era inizialmente (anni 80 e 90) destinato all’attività di lavorazione di prodotti ortofrutticoli e che per tale attività erano stati rilasciati al suo titolare una serie di titoli edilizi. A tal proposito il Sindaco rileva che tali titoli sono formalmente quelli richiamati dalla Provincia di Caserta nella relazione istruttoria a motivazione dell’iscrizione della ditta nel proprio registro delle imprese per l’esercizio delle operazioni di recupero dei rifiuti.  Dalla lettura della nota del tecnico comunale manca però qualsiasi riferimento ad un ipotetico procedimento finalizzato al cambio di destinazione d’uso dell’area industriale e ad un’eventuale attività di controllo svolta in loco dall’ufficio. Invece qualche traccia è presente nel fascicolo trasmesso dalla ditta “Campania Energia s.r.l.”, in cui si legge del “… rilascio da parte dell’Ufficio Tecnico del Comune di Teano di una lettera datata 10 Novembre 2008 che autorizzava la scrivente all’attività di selezione dei rifiuti, che si allega alla presente.” Il Sindaco procede alla lettura della predetta nota in cui l’ing. Fulvio Russo esprimeva un preventivo parere di ammissibilità al riutilizzo della struttura esistente a centro di raccolta e prima lavorazione di scarti industriali di legno, ferro, vetro e plastica e subordinava “… ogni parere definitivo solo dopo la presentazione e l’esame di un apposito progetto delle opere e degli impianti da realizzare …”. Dagli atti posti all’attenzione del tavolo manca qualsiasi documentazione relativa al titolo abilitativo invocato, prova ne sia che lo stesso ing. Fulvio Russo, in calce alla propria nota di chiarimento, annota “… si partecipa, pertanto, che manca, presso l’Area Tecnica, specifico titolo abilitativo per l’attività di che trattasi…”.  Preso atto di tale deficienza, desta perplessità il fatto che gli Uffici comunali, pur sapendo del mancato rilascio del titolo abilitativo, non abbiano attivato controlli del sito in questione o una qualsiasi altra efficace azione di prevenzione quando la Società avanzò, successivamente, richiesta di agibilità o allorché la ditta inoltrò delle Segnalazioni Certificate di Inizio Attività e addirittura un’istanza in sanatoria per l’esecuzione di opere funzionali proprio all’uso non autorizzato.

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