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CASERTA – Conti correnti dell’Asl pignorati per 10milioni di euro, pericolo paralisi

CASERTA – Conti correnti dell’Azienda Sanitaria pignorati per oltre 10milioni di euro. La parte del leone spetta alle cliniche private che da anni vantano crediti milionari verso le Asl. In un mese circa le banche tesoriere sono state prese d’assalto grazie alla decisione della Suprema Corte, arrivata lo scorso mese, esattamente il tre luglio, con cui è autorizzata la pignorabilità dei beni delle Asl.  Lo scenario in cui le imprese fornitrici delle A.S.L. erano costrette ad operare nelle Regioni sottoposte al Piano di rientro dai disavanzi sanitari (Campania, Lazio, Calabria, Molise, Basilicata, Sicilia e Piemonte) era insostenibile. Il Tribunale di Napoli e il TAR Campania avevano rimesso alla Corte Costituzionale ogni decisione in merito alla costituzionalità della norma sulla impignorabilità, che non consentiva ai creditori delle aziende sanitarie di attivare pignoramenti né di proseguire i pignoramenti in corso. Questa norma ha  impedito ai creditori delle Asl di promuovere pignoramenti sui conti correnti utilizzati dalle Asl. Con la Sentenza 186 la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità della norma che prevede l’impignorabilità dei beni delle Aziende delle Regioni in rosso, bocciando le misure contenute nella Legge di Stabilità e nei successivi provvedimenti, ultimo il Decreto “Balduzzi”, che avevano prorogato la validità fino alla fine del 2013. La Sentenza, che ha dato ragione alle imprese creditrici, permette ora di intraprendere qualsiasi azione contro le ASL debitrici, al fine di recuperare giudiziariamente i propri soldi. In Campania la decisione della Suprema Corte sta avendo effetti drammatici perché il possibile blocco totale dei conti correnti delle Aziende sanitarie potrebbe paralizzare tutti i tipi di attività. Al danno si unisce la beffa perché la decisione delle banche fa aumentare il deficit delle Aziende sanitarie costrette a chiedere anticipazioni di cassa (prestiti) alle stesse banche che poi dovranno essere restituiti con tanto di interessi. Potrebbero mancare i soldi per comprare la benzina per le ambulanze del 118, non si potranno pagare le forniture di farmaci negli ospedali; sarà un dramma anche per gli stipendi dei dipendenti.   Entro poco tempo, quindi, potrebbe arrivare la paralisi che potrebbe pesare direttamente sugli utenti. Il governo regionale però sembra essere vicino alla soluzione. Entro pochi giorni, infatti, dovrebbe essere varato un piano attraverso il quale evitare il tracollo assumendo, la Regione, direttamente l’onere di pagare le somme pignorate, liberando così i conti delle Asl. Un programma che dovrà essere operativo entro il prossimo 20 settembre, data in cui dovrebbero diventare esecutivi i primi pignoramenti. Al tavolo tecnico, istituito in Regione, partecipano, oltre ai funzionari dell’ente di palazzo Santa Lucia, anche i vertici delle aziende sanitarie e le banche tesoriere.  Giancarlo Izzo

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