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PRATA SANNITA – Abusi edilizi, tecnico e operaio della Comunità Montana a giudizio

PRATA SANNITA.  Violazione della norma urbanistica ed ambientale. Un tecnico della comunità montana del Matese finisce alla sbarra. Il Got, dott. Carmela Sorgente, ieri mattina, ha rinviato la discussione in aula, per il prosieguo dell’istruttoria dibattimentale, all’udienza del prossimo dicembre. La causa, che si avvia ormai verso la conclusione, deve essere trattata da un magistrato togato. L’imputato, circa 55enne, è residente a Piedimonte Matese. Insieme a lui, a giudizio anche un operaio dell’ente montano: il 51enne Angelo Riccio di Prata Sannita. Entrambi sono difesi, in sede di dibattito, dall’avvocato di fiducia Rocco Marcaccio. I fatti risalgono all’anno 2007. La Procura sammaritana contesta agli imputati l’apertura di una strada montana in quel di Prata Sannita al fine di garantire gli accessi ad un bosco. Il tutto – sostengono i pubblici ministeri nel capo d’accusa – era avvenuto senza la prescritta autorizzazione. La via in questione era stata, in precedenza, soggetta ad una frana che ne aveva ostruito il transito. Il legale Marcaccio, per tale motivo, sostiene l’assoluta urgenza dei lavori a tutela della pubblica incolumità. In pratica, per eludere il tratto stradale, scosceso ed impraticabile, venne realizzato un percorso alternativo. In questo modo, l’accesso al bosco sarebbe stato garantito. Qualche mese fa, presso il tribunale monocratico di Piedimonte Matese, erano stati già escussi i due imputati più il tecnico del comune di Prata Sannita. Resta ora da sentire soltanto l’ultimo teste di lista. Francesco Mantovani