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PASTORANO – Fiera agricola, panoramica made in Italy

PASTORANO – «Un luogo che diventa punto di convergenza di e tra realtà imprenditoriali rappresentative, sia a livello nazionale che locale, e che offre una panoramica articolata delle produzioni di eccellenza, tratto distintivo del made in Italy agroalimentare»: con queste parole il presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento Europeo, Paolo De Castro, ha definito Fiera Agricola 2013, l’evento che aprirà i battenti tra nove giorni a Pastorano (Caserta).
Dal 24 al 28 aprile, infatti, nel Polo Fieristico A1Expò prenderà il via la nona edizione della manifestazione, che si pone l’obiettivo di rilanciare il settore agricolo attraverso esposizioni di alta qualità ma anche convegni e momenti di confronto sulle eccellenze locali.
«Fiera Agricola è certamente un’ottima occasione di visibilità e presenza sul territorio – spiega De Castro -presenza che proprio in questa difficile congiuntura assume ancor più valore. La filiera bufalina è certamente una delle espressioni più caratterizzanti del territorio, una filiera che va sostenuta, valorizzata e promossa nel migliore dei modi come produzione agroalimentare di qualità apprezzata in tutto il mondo. In particolare adesso, è necessario intervenire per modificare il decreto Zaia, che prevede il marchio solo per il latticino prodotto in stabilimenti ad hoc, con una norma che stabilisca che chi è dentro la filiera della Dop lavori solo esclusivamente latte di bufala acquistato nel territorio previsto dal disciplinare».
Rispetto per l’ ambiente, sponsorizzazione di alimenti provenienti da agricoltura biologica e vantaggi delle energie rinnovabili saranno alcune delle tematiche che verranno affrontate durante i cinque giorni di Fiera: «La componente ambientale ha di certo una rilevanza centrale nelle politiche attuali  -dichiara il presidente – Un’attenzione volta alla tutela del pianeta e di chi lo abita, che porta con sé una consapevolezza recente, più puntuale e, certamente, maggiormente orientata al futuro. È però importante riuscire a coniugare questo importante aspetto con la dimensione produttiva del settore agroalimentare – conclude – tenendo bene a mente che sostenibilità economica e sociale e sostenibilità ambientale devono essere sinergiche tra loro». com.stam.

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