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PIEDIMONTE MATESE – Comunità montana, arrivano i fondi 2012

PIEDIMONTE MATESE – Comunità Montane, arrivano i fondi previsti per il 2012. Centinaia di famiglie da molti mesi senza stipendio sono sull’orlo del collasso. L’annuncio direttamente dalla Regione Campania attraverso un comunicato agli enti aventi diritto.

La nota della regione
Piano di forestazione e bonifica montana anno 2012. Attuazione delibera CIPE 87/2012. Si porta a conoscenza degli enti in indirizzo che il 4 aprile u.s. è stato sottoscritto, presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico I’APQ relativo al progetto straordinario di investimenti e manutenzione straordinaria dell’ “infrastruttura forestale regionale” di cui alla delibera Cipe in oggetto.
Dopo la sottoscrizione del suddetto accordo, gli Uffici regionali, ognuno per la propria competenza, stanno contestualmente attivando tutte le consequenziali procedure amministrative per assicurare la tempestiva messa a disposizione, a favore dei diversi enti delegati, delle risorse finanziarie relative alle anticipazioni, valutate in percentuale fino al 30% del riparto di cui all’allegato estratto della Sistema informativo Locale dell’FSC.

Il dramma degli operai
Operai forestali, duecento famiglie senza stipendio da sei mesi. Non hanno incassato nemmeno la tredisima prima dello scorso natale.
La comunità Montana del Matese e quella del Monte Maggiore  rischiano il collasso, da mesi oltre 200 dipendenti non ricevono lo stipendio. La Regione Campania non è andata, finora, oltre le promesse. Ventisei sindaci sul piede di guerra, oggi “occuperanno” Caserta per sensibilizzare le istituzioni.
Sono pronti ad attuare forme di proteste clamorose per risolvere il problema e per salvare enti ritenuti fondamentali per la tutela del territorio.
Al Prefetto, Carmela Pagano, hanno chiesto, più volte, di intervenire per garantire il futuro di centinaia di famiglie e soprattutto di evitare tensioni sociali.
“Abbiamo oltre duecento operai a tempo indeterminato – precisa Fabrizio Pepe, numero uno dell’ente montano del Matese – per i quali non abbiamo alcuna risorsa economica da inserire nel bilancio.
La regione non ha finora indicato nessun programmazione per far fronte alle esigenze dell’anno in corso e neanche alla chiusura delle competenze del 2011. Nessun programma neanche per il 2013.
Eppure quello forestale è un comparto di primaria importanza per la salvaguardia di un territorio come quello Matesino.
E´ verosimile individuare in questo progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro dei forestali, il crescente abbandono del patrimonio forestale demaniale e la precisa volontà di sottrarre sempre più risorse al settore, professionalmente preposto alla tutela e gestione del territorio montano, in un disegno nazionale di impoverimento dell´intera categoria dei lavoratori agricoli.
I sindacati dei  Forestali, proiettando dunque la propria azione e le proprie rivendicazioni contro la gestione politica dell´Assemblea Regionale a e le decisioni del Governo nazionale, in cui individua le cause dell´attuale crisi del settore, minacciano di attuare pesanti forme di proteste se la situazione non verrà sanata.
Ora arriva la comuniicazione della regione che sembra aprire uno spiraglioin favore di tanti lavoratori che da troppo tempo attendono di ottenere ciò che è un loro diritto. La speranza è che non vengva perso altro tempo.

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