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SANTA MARIA CAPUA VETERE – Camorra, clan Amato: 41 arresti. Ecco tutte le persone coinvolte

SANTA MARIA CAPUA VETERE – All’alba di oggi i Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, nell’ambito di un’attività di indagine delegata dalla Procura di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, hanno eseguito nelle province di Caserta, Crotone, Avellino, Lecce, Benevento e Salerno, un’ordinanza di misura cautelare di natura custodiale nei confronti di n.41 persone (40 in carcere ed una agli arresti domiciliari) gravemente indiziate di partecipare ad un’organizzazione per delinquere di stampo mafioso “clan Amato” .

  1. 1. AMATO Giuseppe cl.1952, pregiudicato, residente in Santa Maria C.V., fratello del capo clan ed in atto sottoposto all’obbligo di presentazione presso questo Comando;
  2. 2. AMATO ROSA (nota con il nome di “Rossana”) cl.1986, residente in San Prisco (CE), pregiudicata ed in atto sottoposto all’obbligo di presentazione presso questo Comando ;
  3. 3. BARBATO GIUSEPPE (noto con il nome di “Pesciolino”) cl.1967, domiciliato in Fontana Rosa (AV), pregiudicato;
  4. 4. BARRACANO Giovanni, cl.1962, domiciliato in Santa Maria C.V.,pregiudicato;
  5. 5. BUONPANE Angela cl.1989, residente a Santa Maria C.V.;
  6. 6. CAPPIELLO Antonio (noto con il nome di “O’ Russ”) cl.1082, residente in Castel Morrone (CE), pregiudicato;
  7. 7. CECERE Francesco (noto con il nome di “Franchin a’Belva”), cl.1956, ex consigliere comunale di Santa Maria Capua Vetere ed in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per altra causa;
  8. 8. CECERE Stefano, cl.1982, residente in S. Maria C. V. (CE);
  9. 9. CIPULLO Anna, cl.1970, residente in San Tammaro (CE);
  10. 10. CONSOLAZIO Gabriele, cl.1984, residente in Santa Maria C.V., pregiudicato;
  11. 11. DI MONACO Francesco (noto con il nome di “O’ Fringuello”) cl.1982, residente a Santa Maria Capua Vetere, pregiudicato, in atto detenuto presso il carcere di Bellizzi Irpino (AV);
  12. 12. DI MONACO Giovanbattista cl.1980, residente in Santa Maria Capua Vetere, pregiudicato
  13. 13. ERRICO Vincenza, cl.1989, residente in Santa Maria Capua Vetere
  14. 14. FAVA Armando, cl.1985, residente a Santa Maria Capua Vetere, pregiudicato
  15. 15. FAVA Debora, cl.1983, residente in Santa Maria Capua Vetere;
  16. 16. FAVA Pasquale, cl.1979, residente in Santa Maria Capua Vetere, pregiudicato;
  17. 17. GALLI DELLA LOGGIA Mariarosaria cl.1976, residente in Santa Maria C.V.;
  18. 18. GIANNETTI Massimo, cl.1967, residente in Santa Maria Capua Vetere, pregiudicato;
  19. 19. HASBAJRAMI Fatos, (noto con il nome di “Andrea”) cl.1984, residente in S.Maria C.V., pregiudicato, in atto detenuto presso il carcere di Carinola (CE);
  20. 20. HASBAJRAMI Vilson, (noto con il soprannome di “Soni”) cl.1988 domiciliato in Santa Maria C.V., pregiudicato, in atto detenuto presso il carcere di Benevento;
  21. 21. IORIO Franco (inteso Jolly), cl.1978, residente a Santa Maria Capua Vetere, pregiudicato;
  22. 22. MAIO Simmaco cl.1969, residente a Santa Maria Capua Vetere;
  23. 23. MONACO Antonio, cl.1966, residente a Santa Maria C.V., pregiudicato, in atto detenuto presso il carcere di Secondigliano (NA);
  24. 24. NAPPA Raffaele, cl.1980, residente in Santa Maria Capua Vetere, pregiudicato ed in atto sottoposto all’obbligo di presentazione presso questo Comando;
  25. 25. NEDELCU Ananie, (noto con il nome di “Alessandro il Magro”) cl.1985, di fatto domiciliato in S. Maria C.V., pregiudicato, ed in atto sottoposto all’obbligo di presentazione presso questo Comando e sottoposto anche alla sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di Santa Maria Capua Vetere (CE);
  26. 26. NOCERA Roberta cl.1987, di fatto domiciliata in Casapulla (CE);
  27. 27. PAOLELLA Giovanni, (noto con il nome di “O’tabù’”), cl.1979 residente in Santa Maria Capua Vetere, pregiudicato, ed in atto sottoposto all’obbligo di presentazione presso questo Comando e sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di dimora di Santa Maria Capua Vetere (CE);
  28. 28. PERNA Francesco cl.1975, residente a Santa Maria Capua Vetere, pregiudicato, in atto detenuto presso il carcere di Salerno;
  29. 29. PETRULLO Domenico cl.1985 e residente in San Tammaro (CE);
  30. 30. PETRULLO Pasquale (noto con il nome di “Pasquale di San Tammaro”) cl.1987, residente in San Tammaro (CE);
  31. 31. RUSSO Ernesto, cl.1985, residente in Macerata Campania (CE);
  32. 32. RUSSO Pasquale (noto con il nome di “Cap e’ Cavall”), cl.1954, residente a Santa Maria Capua Vetere, pregiudicato;
  33. 33. RUSSO Pasquale (noto con il nome di “Pasquale di Caturano”), cl.1982, residente in San Prisco (CE), pregiudicato;
  34. 34. SORBO Marilena, cl.1987, residente in Santa Maria Capua Vetere;
  35. 35. STELLATO ANTONIO (noto con il nome di “Calimero”) cl.1982, residente in Santa Maria C.V.;
  36. 36. TROISE Vincenzo (noto con il nome di “Ninnone”), cl.1983, residente in Santa Maria capua Vetere;
  37. 37. DEL GAUDIO Ferdinando cl.1971, pregiudicato, in atto detenuto presso il carcere di Lecce;
  38. 38. LA MONICA Eleonora, cl. 1974, pregiudicata e residente in Isola Capo Rizzuto (KR).

I diversi associati, al fine di sottolineare e ribadire l’egemonia sul territorio ed assicurare il perseguimento delle finalità illecite da parte dell’associazione di stampo camorristico denominata “clan Amato”, hanno commesso negli ultimi anni numerosi e gravissimi reati quali estorsioni, danneggiamenti, incendi dolosi, usura, falsità ideologica e materiale, favoreggiamento personale, illecita concorrenza con violenza e minaccia, truffa ai monopoli dello Stato, riciclaggio, ricettazione e detenzione e porto illecito di armi ed esplosivi.  L’attività di indagine, avviata nel marzo 2010 ha permesso di accertare che i diversi associati, anche dopo l’arresto del capo clan Amato Salvatore ci.’ 56, e di altri soggetti posti ai vertici dell’organizzazione, hanno continuato a delinquere al fine di affermare l’egemonia sul territorio sammaritano e comuni limitrofi. Nello specifico l’attività investigativa, svoltasi attraverso sopralluoghi, sequestri di documentazione amministrativa e intercettazioni telefoniche ed ambientali ha permesso di far luce su numerose vicende criminali riconducibili al clan “Amato”, che aveva la supremazia nel territorio di Santa Maria Capua Vetere e comuni limitrofi tanto da condizionare per anni il regolare vivere sociale ed economico. Particolarmente rilevanti sotto il profilo probatorio sono anche le dichiarazioni degli associati al clan Amato che hanno deciso di collaborare con la Giustizia (tra cui figure apicali del clan come lo stesso capo clan Amato Salvatore, la figlia AMATO Rosa e la compagna MAIO Emilia ), In particolare l’indagine ha consentito di:

a)  identificare gli autori di due tentati omicidi avvenuti in Santa Maria Capua Vetere e
Castelvolturno rispettivamente in data 29 gennaio 2004 (il destinatario dell’attentato fu un
operaio di una ditta di lavorazione di marmi, vittima di uno scambio di persona perché il reale
obiettivo di due killer di nazionalità ucraina, ingaggiati da Amato Salvatore, era in realtà un
parente del proprietario della ditta colpevole di aver avuto una lite con l’allora marito della figlia
del capoclan) ed in data 16 luglio 1997 (il destinatario dell’attentato, effettuato personalmente da
Amato Salvatore in collaborazione con altri componenti del commando, era un operaio di un
panificio, responsabile, insieme ad altro pregiudicato sammaritano, di aver offeso pubblicamente
in una piazza di Santa Maria Capua Vetere, per il tramite di un parente, il citato capo clan);

b.  identificare numerosi fiancheggiatori del clan che, con l’ausilio di un legale del foro
sammaritano (anch’essa destinataria del procedimento cautelare odierno), al fine di agevolare i
componenti del clan Amato tratti in arresto per una rissa nel febbraio del 2009, produssero false
dichiarazioni da utilizzare quale alibi;

c.   identificare i soggetti che hanno agevolato il clan nella distribuzione di slot machine clonate fin
dal loro assemblamento, in numerosi esercizi commerciali del casertano, su cui venivano apposte
“falsi certificati di nulla osta” dei Monopoli dello Stato

d.  identificare gli autori dell’ incendio di un bar che si era rifiutato di installare al suo interno le
macchine da gioco elettroniche riconducibili alla ditta del capo clan;

e.  identificare alcuni membri della consorteria criminale in parola resisi responsabili di aver
agevolato la latitanza di Bifone Antonio, capo omonimo del clan operante nel casertano e
consorziato con i Belforte di Marcianise, che in data 20 dicembre 2008 era evaso dagli arresti
domiciliari (attraverso una rocambolesca fuga per i tetti a seguito della quale rimase ferito anche
un militare della Compagnia Carabinieri di Santa Maria Capua Vetere);

f.    identificare alcuni appartenenti al sodalizio criminale che detenevano armi ed esplosivi per sé o
per conto di altri associati (a tal proposito durante le indagini fu anche eseguito un riscontro in
data 08 febbraio 2012 a seguito del quale fu tratto in arresto Casertano Giovanni cl.’62, fratello
della cognata del capo clan, per detenzione illegale di armi, munizionamento ed esplosivi);

g.   identificare i responsabili di un incendio di un esercizio commerciale in Santa Maria Capua
Vetere il cui proprietario aveva come unica colpa quella di aver intrattenuto una relazione
sentimentale con una donna rimasta vedova dopo il decesso per overdose del suo convivente
appartenente al predetto sodalizio criminale;

h.  identificare gli autori di un danneggiamento con esplosione di colpi d’arma da fuoco
all’indirizzo di un esercizio commerciale il cui proprietario era ritenuto dal clan colpevole di non
aver voluto esporre, in occasione di una competizione sportiva amatoriale da lui organizzata e
tenutasi in Santa Maria Capua Vetere, uno striscione riportante un’effige commemorativa della
madre defunta di uno degli appartenenti al sodalizio;

La varietà delle condotte criminali dimostra il pieno controllo da parte del clan Amato del territorio di Santa Maria C.V. e paesi limitrofi, e le modalità violente attraverso le quali l’organizzazione criminale riusciva a controllare e influenzare l’intero assetto economico e sociale del territorio di competenza

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