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Sparanise – Strade e intitolazioni mancate, Martiello: sono stato discriminato. Appare ossessionato da Merola e si scaglia contro Prefetto e Zaza D’Ausilio

Sparanise – La mancata intitolazione di una strada a Giovanni Senese, vice sindaco di Sparanise alcuni anni fa, accende la polemica politica in paese. Una polemica che prende spunto proprio dalla clamorosa bocciatura espressa dalla Prefettura di Caserta e dall’Associazione Storia Patria che hanno negato l’autorizzazione all’amministrazione comunale di Sparanise a rimuove via Garibaldi per sostituirla con via Senese. Il sindaco Salvatore Martiello, subito dopo quella bocciatura, ha espresso parole dure contro la Prefettura ed in particolare contro Alberto Zaza D’Ausilio, presidente di Storia Patria di Terra di Lavoro. Martiello nella sua lunga polemica non nasconde l’ossessione per il consigliere comunale di minoranza, Antonio Merola. Uno che quando fu sindaco riuscì a cambiare il nome di molte strade. Martiello assicura di aver rispettato tutte le regole e le procedure, esattamente come fece Merola all’epoca. Eppure, continua Martiello, la scelta di Merola furono accolte, le mie sono state bocciate. E, quindi, si sente discriminato.
Non ci sta il consigliere Antonio Merola che ha inteso precisare: “ancora una volta i morti in questo Paese non vengono fatti riposare in Pace. Questa volta è per cercare di coprire la propria incapacità amministrativa in operazione che è uno smacco di portata storica, altro record di questa amministrazione. Prudenza e sale, non quello marino, avrebbero consigliato diversamente. All’epoca in cui fu fatta, non rifatta, la toponomastica di Sparanise furono date dall’amministrazione precise indicazioni, conformi alla Legge, per poter effettuare il tutto, tra l’altro per la prima volta furono assegnati i numeri civici ad ogni abitazione. Si interessò con associazione culturale locale, di grosso spessore, proprio il mio amico Giovanni Senese tra l’altro fornendo in una guida tutte le motivazioni e le schede. L’incapacità amministrativa, l’immaturità culturale ha trascinato il nome di Giovanni in una inutile e sterile polemica di cui lui avrebbe riso. La profonda onestà, l’abnegazione verso il proprio ruolo, l’animo buono ed altruista sono il ricordo piùr bello che ho del mio vice Sindaco. Qui mi piace ricordare una frase che spesso ripeteva nel rispetto del ruolo: la Legge dice…. pertanto…. Con questo modo di fare carissimi ne oltraggiate la memoria, lui non avrebbe permesso comportamenti difformi. Ma non mancherà tempo e capacità dei prossimi amministratori nel dare Giustizia a Giovanni. Una cosa è certa nessuna strada sarà intestata ad un sindaco arrestato.

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