FONTEGRECA – Il fiume Sava è il fiume della vergogna. E’ un corso d’acqua inquinato, da diversi anni. Ma nessuno si prende cura di esso. Ritornano le piogge e la schiuma bianca (come quella in una vasca da bagno) si ripresenta puntuale. Tutti tacciono. Soprattutto gli ambientalisti, quelli “orientati” solo su certe questioni. Il Sava è una vergogna per l’amministrazione comunale di Fontegreca, per quella di Gallo Matese, per il presidente del parco del Matese, Vincenzo Girfatti, per il presidente della comunità montana del Matese, Francesco Imperadore. E’ una vergogna per il corpo forestale dello stato che avrebbe dovuto indagare e risolvere la questione. Da diversi anni si indaga. Quale risultato finora?
Intanto ad ogni pioggia abbondante ecco ripresentarsi la schiuma, chiara testimonianza della presenza di sostanze inquinanti nel corso d’acqua che bagna la cipresseta più importante d’Europa. Un sito di interesse nazionale tanto da essere oggetto di studio da parte del Cnr. Non sono bastati diversi anni per risolvere la problematica. Un inquinamento che si evidenza dopo incessanti piogge che gonfiano il corso d’acqua creando una massiccia coltre di schiuma che si deposita nelle zone dove l’acqua è più stagnante. Oggi, come negli anni passati, il torrente del Matese appare nelle stesse condizioni. Non si riesce a individuare e bloccare la fonte dell’inquinamento. Intanto la schiuma bianca e densa, tipica di un inquinamento chimico oppure da fanghi di depurazione, si è ripresentata.
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FONTEGRECA – Inquinamento, il torrente Sava diventa “bianco” come la “neve” (13 noveembre 2013)