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Sessa Aurunca – Bambino conteso, brutta storia quella accaduta a San Carlo. La madre: sono stata picchiata e sbattuta contro il muro

Sessa Aurunca – In merito alla vicenda del bimbo conteso fra la madre e il padre (ora separati) accaduta ieri nella frazione San Carlo, dopo l’articolo di ieri (clicca qui per leggere), arriva la precisazione della famiglia della donna:
“Martedì 22 ottobre alle ore 11,30 circa la madre con le due sorelline e il cagnolino sono andate a trovare il piccolo che si trovava a casa della nonna dove vive insieme al padre e ad un altro fratello. In quel momento in casa era presente solo la nonna. Il bambino ha fatto una passeggiata con la madre e le sorelle come altre volte in cui la madre è andata per provare a riprenderlo da quest’estate. Infatti, secondo l’istanza di febbraio 2019, il bambino è stato collocato presso la madre con le due sorelle risiedenti in un’altra città, dal giudice dei minori di Santa Maria Capua Vetere. Il giudice ha deciso (istanza di giugno 2019) che il bambino sarebbe stato con il padre ogni fine settimana e 15 giorni durante l’estate. Ogni volta che il padre ha preso il bambino per il suo fine settimana, non lo ha quasi mai riportato dalla madre la quale è sempre dovuta andare a riprenderlo, facendosi due ore di macchina. Il 5 luglio, dopo i 15 giorni spettanti al padre, il bambino non è stato riportato dalla madre come deciso dal giudice. Da quel momento il bambino è con il padre nonostante gli sforzi e gli interventi della madre, aiutata da assistenti sociali, famiglia e polizia / carabinieri (di Sessa Aurunca e Roccamonfina).
Il bambino è stato iscritto dalla madre in prima elementare, ma nonostante la preside della scuola abbia chiamato il padre e nonostante l’illegalità dell’atto, il padre non ha voluto riportare il bambino dalla madre. La polizia ha sempre supportato la madre per provare a riprendere il bambino con calma ma non ci sono riusciti per ben due volte, dato anche il comportamento dello stesso bambino che è stato convinto di stare meglio con il padre.

Il 22 ottobre scorso, durante la passeggiata menzionata e una volta giunti davanti la vecchia casa della madre, come da accordo con l’assistente sociale, questa ha cercato di convincere il bambino a tornare con lei, le sorelle e i nonni, anch’essi presenti. Ma, all’improvviso, è arrivato il padre in macchina, chiaramente infuriato e il bambino ha iniziato a piangere ed urlare. Il padre ha prima strattonato il nonno che si trovava in macchina, spaventandolo e poi si è scagliato verso la moglie, picchiandola e sbattendola al muro. Infine, si è lanciato contro la nonna del bambino, sua suocera mentre la figlia (la più grande lì presente) cercava di difendere la madre e la nonna. L’aggressione ha portato allo strappo di capelli, ad escoriazioni e lividi per le vittime.
Solo dopo la suddetta aggressione, è arrivata una pattuglia del 112 la quale era stata già avvertita da circa un’ora. I carabinieri hanno calmato la situazione e consigliato ai quattro contusi di andare in ospedale per medicazioni e referti, i quali indicano tre giorni di prognosi per il padre della donna e cinque per le donne, compresa la minorenne figlia dei due (13 anni).  Inoltre, non è la prima volta che l’uomo aggredisce la moglie o altre persone in presenza di minori. A testimonianza delle aggressioni, ci sono diverse denunce presentate dalla moglie contro il marito”.

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