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Napoli – Perimetrazione aree interne, Palmeri “ripara” all’assenza delle passate amministrazioni: Matese e l’Alto Casertano ci saranno

NAPOLI – Come aveva già annunciato, l’Assessore Regionale al Lavoro Sonia Palmeri questa mattina si è presentata presso la “sala Grasso” di Palazzo Caracciolo, sede dell’Amministrazione Provinciale di Avellino, per partecipare alla riunione di insediamento del tavolo tecnico per le Aree interne, istituito dal presidente De Luca e presieduto dal Consigliere Delegato Francesco Todisco. L’Assessore Palmeri con determinazione e forza ha voluto ribadire in questa sede «la necessità di inserire l’area dell’Alto casertano tra le aree candidabili e destinatarie di interventi strategici in virtù della nuova programmazione 2021-2027». Quello relativo ad una nuova perimetrazione delle Aree Interne della Regione Campania, con il recupero di un gap storico determinato che finora ha escluso l’area della provincia di Caserta ed in particolare i territori dell’alto Casertano, non a caso è stato oggi il primo dei punti all’ordine del giorno affrontato dal tavolo. All’incontro hanno anche partecipato i rappresentanti dei territori interessati e cioè i sindaci di Avellino, Nusco e Valle Agricola, il presidente della provincia di Avellino, il direttore generale delle politiche del territorio della Regione Campania, Massimo Pinto e il Vescovo di Benevento, Mons. Felice Accrocca. «La nuova perimetrazione – ha tuonato Sonia Palmeri – non può prescindere dal Piano Paesaggistico Regionale che si sta redigendo in questi giorni. Ci sono oltre 20 comuni dell’Alto casertano che debbono essere inseriti nelle azioni collegate alla Strategia Nazione delle aree interne, per diventare motori di sviluppo locale». «Quindi – ha ancora spiegato l’Assessore Regionale al Lavoro – è necessario utilizzare i fondi europei come FSE, FEARS, FERS, per valorizzare, attrarre investimenti, sviluppare economia e lavoro». «Lavoreremo con i Sindaci – ha concluso Palmeri – per una imminente proposta condivisa. Il Presidente De Luca ha saputo cogliere la funzione imprescindibile delle aree interne per fornire risposte concrete ad una larga fascia di territori, che necessitano di attenzione e programmazione».

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