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Capsule per il caffè: l’inquinamento nascosto

Le capsule per il caffè e l’inquinamento che ne deriva, sono attualmente un problema che la gente, molto attenta al problema ambientale, non ha sottovalutato. Tant’è che le microplastiche sono attualmente sul banco degli imputati . Basta calcolare, solo nel nostro paese, quante persone giornalmente utilizzano macchine da caffè a capsule per comprendere come la problematica sia concreta.

Fino a qualche anno fa, l’utilizzo della tradizionale moka, non costituiva un problema. Gli scarti del caffè ottenuti dalla preparazione infatti, non solo non inquinavano ma costituivano anche un ottimo concime naturale e gratuito che finiva nei nostri vasi di fiori sui balconi. Le più moderne macchine a capsule però, lavorano con un metodo diametralmente opposto.

Le capsule infatti, presentano un rivestimento in plastica e in materiali simili. Una volta utilizzate, esse vengono gettate nella spazzatura indifferenziata, costituendo un materiale di scarto estremamente difficile da smaltire. Il problema ha raggiunto proporzioni potenzialmente così critiche da indurre alcune città tedesche a vietare vendita e consumo delle capsule. Esistono alternative più ecologiche senza dover per forza rinunciare al caffè espresso fatto in casa?

Capsule per il caffè ed inquinamento: non è l’unico problema

Se non bastasse l’ecologia, secondo alcuni recenti studi, le capsule sarebbero pericolose in via diretta per la nostra salute. A quanto pare infatti, il caffè preparato per essere contenuto nelle capsule presenterebbe delle dosi massicce di sostanze come l’Ossido di divinilene. Esso è il frutto del processo di tostatura ed è presente fino a dieci volte di più nel caffè in capsule rispetto a quello macinato.

Anche il metodo di conservazione, mediante plastica o materiali comunque legati ad essa, non è l’ideale sotto il punto di vista salutare.

Le alternative?

Anche se alcune startup stanno lavorando per la creazione di capsule ecologiche, al momento attuale queste non sono ancora disponibili sul mercato. Esiste dunque una reale alternativa verde alle macchine che funzionano a capsule?

In realtà il mercato offre soluzioni più che valide, capaci di restituire una bevanda comunque estremamente piacevole al palato. Di seguito, le analizzeremo delineandone le principali caratteristiche.

Macchine del caffè in polvere

La possibilità più diretta è scegliere una macchina del caffè che lavora direttamente con il prodotto senza essere contenuto nei dosatori. L’ideale, in tal senso, è macinare i chicchi da sé, utilizzando un macinino (talvolta incluso con la macchina, talvolta utilizzabile separatamente, o acquistarlo già macinato e sottovuoto. Anche se, c’è da puntualizzare, che questo tipo di prodotto nel tempo tende a perdere un pò del suo aroma se esposto l’aria una volta aperta la confezione.

Macchine a cialde

Un’altra opzione piuttosto valida sono le macchine a cialde. Spesso confuse con le capsule, questi tipi di prodotto in realtà sono porzioni di macinatura preparate in confezioni simili a bustine di tè.

Queste sono sotto il punto di vista ecologico molto meno dannose, visto che possono essere considerate assolutamente non inquinanti e dunque conferite negli appositi contenitori dell’umido o essere utilizzati. Anche i metodi utilizzati per contenere il prodotto risulta meno pericolosa sotto il punto di vista della salute.

La vecchia moka, un gradito ritorno

Se in fondo in fondo, l’espresso nello stile da bar e caffetteria non è essenziale, tornare alla moka può essere una soluzione interessante. Come già detto, si tratta non solo di un modo più salutare di preparare il caffè, ma consente di ottenere un ottimo concime naturale e gratuito.