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Dragoni / Baia e Latina – Coltivazioni devastate dai cinghiali, imprenditori disperati: siamo sempre noi a pagare

Dragoni / Baia e Latina – Un’azienda agricola, al confine fra Dragoni e Baia e Latina, aveva piazzato dei cannoni a gas per allontanare i cinghiali che, come ogni anno, scendono dal Montemaggiore e devastano interi raccolti. Il sistema ha funzionato per alcuni giorni. Poi, i residenti della zona hanno iniziato a protestare, lamentando di non poter dormire a cause delle continue esplosioni. I titolare dell’azienda, quindi, hanno ritenuto giusto spegnere il meccanismo. La notte scorsa un branco di cinghiali è sceso a valle devastando il campo di mais. “Siamo sempre noi a pagare, tutto e tutti sono contro di noi. Non possiamo difendere nemmeno il nostro raccolto contro i cinghiali. I rimborsi regionali sono un sogno, non possiamo abbattere gli animali che entrano nei nostri campi, ora anche il cannone a gas (che serve solo a spaventare i cinghiali) ha dato fastidio. Siamo davvero disperati”,
Questo, in sintesi, il concetto espresso dai titolari dell’azienda agricola, subito dopo aver realizzato il danno subito nel campo di mais che avevano tentato di proteggere con il cannone a gas.
Uno strumento sempre più in uso per proteggere le coltivazioni da passeri, piccioni, storni, gabbiani, cinghiali, ungulati, lupi ed altri animali selvatici. Produce detonazioni più forti di una fucilata (120 dB), mettendo in fuga i nocivi. Funziona con una bombola di gas da cucina (30.000 detonazioni con una bombola da 12 kg). Intervallo delle detonazioni da 2 a 20 minuti.

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