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DRAGONI – John picchiato e derubato, il paese si stringe intorno a lui (il video con l’intervista)

DRAGONI – “Alle persone che mi hanno derubato e a coloro che mi hanno bloccato e picchiato per impedirmi di inseguire i malviventi dico di andare a lavorare. Per loro che sono italiani è più facile trovare lavoro. Io ho impiegato tante settimane per racimolare 500 euro che dovevo mandare a mia sorella. E ora non so come fare”. (guarda il video con l’intervista)
E’ triste, piange John. Pensa alla sua disavventura, pensa all’aggressione subita, pensa alla sorella in Africa che questo mese non riceverà il sostegno di cui ha bisogno.  Proprio per questo il giovane si trova a Dragoni: per garantire un sostegno a quel che resta della sua famiglia dopo che i genitori vennero uccisi dalla guerra. Il 30enne lavora dove capita, fa il giardiniere, il manovale, ogni cosa pur di racimolare qualche soldo.  (guarda il video con l’intervista)
Per fortuna la comunità di Dragoni si è stretta intorno a John, un benefattore è partito con la propria auto riportando prelevando il ragazzo in ospedale (dove era stato ricoverato dopo l’aggressione) riportandolo a Dragoni. Nicola Pacelli, ex professore in pensione, non ha dubbi sulle cose da fare: “insieme ad altri amici riusciremo a far ritornare il sorriso sul volto di John”.

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