Cellole (di Maria Palma Ceraldi) – Il ministro degli interni Matteo Salvini, si troverà a presenziare sul territorio aurunco Cellolese, e fin qui potrebbe essere normale. Se andiamo poi a considerare la data strategica, il 15 Agosto , che vede a Baia Domizia la notte bianca e a Cellole la sagra dei fagioli, sembra che chi ha organizzato l’evento – cioè la visita del Ministro in terra aurunca – abbia perso di vista la serietà della carica che il ministro va ad rappresentare. Tante le voci sul web che già ironizzano sulla presenza di Salvini, immaginandolo passate tra lap dance e schiuma party a Baia, concludendo con la tradizionale fagiolata a Cellole. Ma i tempi cambiano, i social dettano legge e quindi incontrare i propri elettori in contesti ed eventi mirati ed adeguati alla personalità che si ospita non è più un dovere. Una sagra (anche se di fagioli) tira molto di più.
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Egregia, anche se potrei essere d’accordo sull’assoluto contrasto tra ciò che il Ministro rappresenta e la sua inopportuna presenza in questo genere di manifestazioni, da cellolese mi permetto di dirle che non è stato affatto elegante da parte sua scrivere “una sagra (anche se di fagioli)”… Come si permette? È una nostra tradizione e non capisco cosa c’entrino le condivisibili considerazioni precedenti con la poco opportuna espressione che ha usato in merito alla nostra sagra.
Scusi la franchezza, ma penso sia stata irrispettosa.
Cordiali saluti
Non era una offesa alla sagra ed in particolare ai fagioli di cui tutti siamo ghiotti. Era un modo per sottolineare che i politici mangiano ogni cosa !!