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ROCCAMONFINA – Palio di Sant’Antonio, come il Palio di Siena: 400 comparse e tanta partecipazione

ROCCAMONFINA (di Nicolina Moretta) – Palio di Sant’Antonio, primo della provincia di Caserta, mira a una sana competizione con il Palio di Siena. Un carnet di appuntamenti variegato e attraente in un’incantevole cornice medievale. Venerdì 23 Agosto 2019, gli appuntamenti partiranno alle ore 18.00 con la benedizione delle Contrade in stile medievale e la Santa Messa, in piazza Nicola Amore, celebrata dal parroco don Giadio De Biasio e concelebrata dai sacerdoti del territorio; alle ore 20.00 , la mostra esclusiva della realizzazione dei progetti del grande Maestro, Leonardo da Vinci, nel Palazzo dei Baroni Colletta, Palazzo antichissimo, risalente al 1500. Nei suggestivi ambienti del Palazzo e negli esterni si potranno ammirare le prodigiose realizzazioni delle macchine progettate dal Da Vinci e apprezzarle in tutto il loro splendore, assieme a una mostra di copie dei quadri del Mesto. Seguirà un concerto di flauto e clarinetto, di musica in stile rinascimentale o, in alternativa, si potranno fare percorsi di sentieri medievali.  Sabato 24 Agosto, la sfilata di cortei storici che vedrà la partecipazione di circa 400 figuranti. A sfilare saranno le associazioni: Storia Viva, Castrum Marzani, Castrum Mignani, Castrum Thorae, Museo Historicus, Arcieri Normanni, Discipline Orientali, Compagnia Teatrale di Caianello, Sbandieratori e Corteo Storico di Sessa Aurunca. Seguirà l’esibizione dei sbandieratori e arcieri. In conclusione la disfida degli archibugieri e trombettieri di Cava dei Tirreni. A  proposito del contesto in cui si sta svolgendo il Palio di Sant’Antonio, il sindaco, Carlo Montefusco, ha dichiarato:” Ogni frazione ha fatto l’impossibile gratuitamente per dare lustro alla propria contrada. Questo è il miracolo del Palio di Sant’Antonio: unità e coesione sociale.” I maggiori organizzatori del Palio: Gabriele Cestrone, Pasquale D’Angelo, Gianbattista Ferrucci, hanno detto a loro volta:”Il nostro intento è stato quello di valorizzare i borghi, le frazioni, che sono parte integrante della nostra comunità e vanno valorizzate. Il palio è di tutti, ma soprattutto delle persone comuni, che ci hanno dato una grande soddisfazione con il loro entusiasmo e partecipazione.” Poi Gabriele ha volto il pensiero a Enzo Di Pippo e ha raccontato che da una chiacchierata fatta con lui rinacque il sogno di far rinascere il Palio di Sant’Antonio.

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