Alife – Comunità Montana, nuovo fallimento dei sindaci di frontiera. Palmieri rinuncia alla candidatura e rimette la delega nelle mani del sindaco

Alife – Nuovo colpo di scena nella “fantastica” scalata ai vertici della Comunità Montana. E probabilmente non sarà nemmeno l’ultimo. C’è il nuovo fallimento dei sindaci di frontiera (l’unica frontiera che si intravede con chiarezza è quella della scarsa capacità politica e amministrativa) che già stavano festeggiando e già stavano sistemando le “poltroncine” nell’ente montano. Enrico Palmieri non sarà il presidente della Comunità Montana, lo avrebbe annunciato lui stesso al resto della maggioranza alifana la notte scorsa, dopo la riunione di maggioranza che si era svolta nella serata. Ragioni personali e impegni amministrativi sarebbero le ragioni alla base della rinuncia.  Fare il presidente della comunità montana toglierebbe tempo che, invece, devo dedicare alla mia città.  Alife non lo merita. E’ questa, in estrema sintesi, la ragione con cui Palmieri avrebbe giustificato la sua rinuncia. Inoltre Enrico Palmieri avrebbe rimesso nelle mani del sindaco Maria Luisa Di Tommaso la delega alla comunità Montana. Ora sarà la stessa fascia tricolore a gestire le trattative. Palmieri è un’altra vittima caduta nella “trincea” scavata dai “sindaci di frontiera”. Grandi responsabilità in tutta la vicenda sembrano ricadere sul municipio più grande del territorio, quello di Piedimonte Matese, incapace di attuare politiche aggregative, probabilmente troppo preso da inutile vittimismo e “complottismo”.