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Gioia Sannitica – Comunali, Raccio colpito da “astinenza”: convoca assemblea per la chiusura della campagna elettorale. Ma viola la legge

Gioia Sannitica – L’ormai ex sindaco di Gioia Sannitica, Michelangelo Raccio, appariva felice quando, circa un mese fa, annunciava la sua rinuncia alla candidatura per “difendere” la fascia tricolore. Appariva appagato dai suoi cinque anni di mandato amministrativo. Ma sembra essere più così. Con il passare dei giorni, infatti, la nostalgia sembra impadronirsi dell’attuale fascia tricolore gioiese. Al punto tale che si può ipotizzare una vera “astinenza”. A Raccio, infatti, smebra mancare il confronto di piazza, il palco, la disputa politica. Così mentre il suo storico avversario, Giuseppe Gaetano, è praticamente sindaco della città, Raccio, probabilmente per “sfogarsi”, ha convocato una pubblica assemblea per il prossimo venerdì alle ore 21. Quasi come fosse un comizio di chiusura campagna elettorale. La legge però dice che non potrebbe farlo. Parla chiaro l’articolo 9 della legge 28 del 2000 (Disciplina della comunicazione istituzionale e obblighi di informazione): “dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”.
L’amletico dubbio che, ora, pesa su molti cittadini gioiesi (almeno su quelli svegli) è: ma perchè convocare l’assemblea pubblica venerdì alle ore 21?
Forse per non dare la possibilità aglia vversari di replicare?

 

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