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Cellole – Affetto da una malattia degenerativa, da sei anni combatte contro l’indifferenza delle istituzioni. Questa la storia di Carmine Giordano

Cellole (di Maria Palma Ceraldi) –  Carmine Giordano, quando lottare per la vita significa lottare contro l’indifferenza delle istituzioni Carmine Giordano, 49 anni , da sei anni combatte per curarsi da una malattia degenerativa invalidante,  conosciuta come pseudoxantoma elastico (PXE), rara malattia genetica del tessuto connettivo caratterizzata dalla calcificazione e della frammentazione progressiva delle fibre elastiche della cute, della retina, e della parete delle arterie.  A Carmine nel 2013 iniziano a manifestarsi i primi disturbi visivi, che dopo svariati controlli hanno portato alla dura diagnosi della sua malattia, nel tempo la sintomatologia si è sviluppata anche a carico del tessuto cardiaco e gastrointestinale. Iniziato il suo calvario , Carmine da fondo a tutti i suoi risparmi per potersi curare, e nonostante basterebbe consultare un qualsiasi professionista medico per sapere che : “il coinvolgimento della macula può portare i pazienti ad essere dichiarati LEGALMENTE CIECHI” ad Oggi Carmine, non è riuscito ad avere nessun ammortizzatore sociale o sostegno pensionistico, nonostante affetto da una malattia invalidante, che gli limita anche le possibilità lavorative adatte per lui. Carmine in questi sei anni , non si è mai dato per vinto, superando i momenti di sconforto e di sfiducia, cercando solidarietà da chiunque, ma soprattutto dallo stato e dalle istituzioni. Ha scritto alle maggiori testate giornalistiche, ai programmi televisivi ( le iene, striscia la notizia , l’indignato speciale, quarto grado, redazioni locali) ha scritto al presidente della Repubblica , che nel settembre del 2014 gli risponde attraverso il suo portavoce, dichiarandogli tutta la sua vicinanza e la disponibilità  ( vedi allegato). Ha scritto al Governatore della regione Campania De Luca. Per Carmine son state fatte interrogazioni parlamentari da diversi schieramenti politici, nulla è rimasto intentato, ma ciò nonostante , attualmente lui vive nella condizione di uomo abbandonato a se stesso, affetto da una rara malattia genetica, dichiarato ipovedente (1/12 occhio sinistro, 1/30 occhio destro), DISOCCUPATO, “con mille pensieri e mille spese da affrontare, sballottato da un ospedale ad un altro, solo per eseguire esami diagnostici, perché ancora non esiste una cura specifica” e lui altro non chiede se non rispetto per la sua dignità di uomo, un occupazione che gli permetta di respirare , nonostante il solo pensiero di un futuro incerto e sempre più duro da affrontare, il respiro lo toglierebbe a chiunque. Noi Siamo con Carmine , nella speranza che venga accolto il suo ennesimo appello, con l’augurio che quanto prima si possa trovare qualcuno che possa aiutarlo, o indirizzarlo a far sì, che anche le istituzioni, possano dare ascolto alla sua richiesta di aiuto.

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