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PIETRAMELARA – La misericordia nelle tre grandi religioni monoteiste: ebraismo, cristianesimo, islam (il video con le interviste)

PIETRAMELARA (di Nicolina Moretta) – Al Palazzo ducale Paternò Caracciolo di Pietramelara, domenica sera si è tenuto un importante convegno con prestigiosi relatori delle tre grandi religioni monoteiste: ebraismo, cristianesimo, islam. Non si può, però, non ricordare che nella magnifica Sala del Palazzo, aleggiava l’assenza del Presidente dell’ARTES LOCI (Associazione Culturale Alta Terra di Lavoro): l’Architetto Nunzio Marco Della Torre, recentemente scomparso. Il primo relatore a prendere la parola, Carmelo Mitrano, membro dell’ARTES LOCI, ha proprio ricordato la persona del Presidente. (guarda il video con le interviste)
Il sindaco di Pietramelara, Pasquale Di Fruscio, è partito dal ricordo del Presidente dell’ARTES LOCI per parlare, poi, dell’importanza dell’Associazione per Pietramelara:”Per promuovere la cultura, per uno scambio interculturale sempre più necessario, ed è questa la funzione di questo incontro: realizzare ponti, per realizzare una crescita comune, che va oltre i nostri confini territoriali.” Don Giosuè Zannini (Delegato della Diocesi di Teano – Calvi dell’Ecumenismo e del Dialogo Interreligioso) ha parlato dell’importanza del convegno che ha avuto per tema la misericordia nelle tre religioni monoteiste e ha ringraziato:”Le guide sapienti in questo viaggio della misericordia in Dio: fratelli tra fratelli. Il dialogo interreligioso è una condizione necessaria per la pace nel mondo. Costruendo, ogni giorno, la civiltà dell’amore. Il Rabbino Capo di Napoli Ariel Finzi per porre la questione di comprendere che cos’è la misericordia e come coniugare la giustizia con la misericordia, ha detto che la misericordia deve essere mediata con la giustizia e ha aggiunto che secondo la visione ebraica, se si osservano sette comandamenti, non è necessario essere ebrei per avere accesso al paradiso, e ha concluso:”Questo è un atto di misericordia. (guarda il video con le interviste)
Noi proviamo la misericordia quando ci identifichiamo nel dolore di un’altra persona. Uscendo da noi stessi e percependo i sentimenti di un altro. Un sentimento complesso, ma vuol dire immedesimarsi negli altri.” L’Imam di Firenze, Irreddin Elzir, ha chiarito che Dio è sempre lui: il Creatore, e ha aggiunto:”La misericordia deve essere in ogni azione che noi facciamo, perciò noi diciamo: nel nome del Dio Clemente, il Misericordioso. La misericordia è nominata 268 volte nel Corano. La misericordia deve essere per tutta l’umanità, per tutto quanto è stato creato da Dio. Se noi abbiamo misericordia verso il prossimo, Dio avrà misericordia verso di noi. Il problema è cosa mettiamo in pratica nella vita di questi valori. Uno strumento è il dialogo interreligioso, accompagnato dalla misericordia, per vivere meglio non solo il nostro futuro, ma anche il nostro presente.” Ha concluso il convegno il nostro Vescovo Giacomo Cirulli:”Misericordia è una parola determinante e papa Francesco l’ha messa al centro. Dio è carità. Quindi, la Misericordia è Dio, è Dio che agisce. Papa Giovanni (anni Sessanta):’La chiesa si è sempre opposta agli errori, preferisce usare la medicina della misericordia, piuttosto che la severità.’ Giovanni Paolo II ha istituito la giornata della Divina Misericordia. Per questo che sta succedendo nel mondo, il dialogo interreligioso è necessario. Se vogliamo capire che cos’è la misericordia: Gesù è il volto misericordioso del Padre; Gesù sulla croce, che ha dato la vita per tutti. Dio è il Padre universale. Dio è misericordioso per due aspetti: perdona e aiuta chiunque è nel bisogno.” E così ha concluso con l’auspicio della possibilità di un nuovo incontro.

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