Ultim'ora
foto di repertorio

Castel Volturno / Mondragone – Santone abusa di una ragazzina per curare il fratellino malato, in due sotto processo

Mondragone / Castel Volturno – Violenze fisiche e psicologiche ai danni della figlia, necessarie per “curare” un fratello disabile, madre e “santone” sotto processo. Sul banco dei testimoni, nell’udienza che si è svolta ieri, sono saliti un assistente sociale e una zia della giovane vittima. Hanno ripercorso l’intera vicenda. Nella prossima udienza, fissata per il prossimo mese di giugno, ci sarà l’esame degli imputati.
Il fatto:
La madre e il “santone” finiscono sotto processo per i fatti accertati dai carabinieri nel 2015. Fu proprio la vittima, dopo l’ennesima lite con la madre a scappare di casa per raggiungere la caserma dei carabinieri ai quali raccontò la terribile storia. La ragazzina denunciò la costante presenza, nella sua casa, di un uomo, amico di famiglia, che la madre appellava come “santo” e al quale aveva praticamente affidato la cura di un figlio con gravi problemi di salute. Cure che l’uomo attuava attraverso pratiche esoteriche. Tutto il nucleo familiare era costretto a vivere in un clima surreale  e di mistificazione della realtà, un sistema di vita mortificante  e lesivo della libera autodeterminazione. La ragazzina era costretta anche a sopportare violenze fisiche come schiaffi al volto e graffi sulle braccia; violenze necessarie, secondo la madre e il suo amico “santo”, per favorire la guarigione del fratellino malato. In altre occasioni, invece, la fanciulla fu costretta anche a sopportare abusi sessuali da parte del “santone”. Dopo le indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, è partito a processo a carico dei due imputati che si ritrovano davanti al giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Nelle vicende sarebbe coinvolto anche un altro fratello della vittima, poco più piccolo di lei. Il ragazzo però non avrebbe confermato le accuse della sorella contro i due imputati. Al contrario avrebbe riferito che i litigi nascevano dalla difficoltà che la madre incontrava nel gestire la ragazza.

 

Guarda anche

MALASANITA’ – LA DENUNCIA DI ROSA: MIO MARITO LASCIATO MORIRE COME UN CANE ALL’OSPEDALE DI CASERTA

Falciano del Massico / Caserta (di Danilo Pettenò) –  Sono Rosa Di Gregorio e voglio …