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PRATELLA / VENAFRO – Omicidio in corsia, uccise il padre della collega per vendetta: il perito fa saltare l’udienza

Pratella / Venafro – Il perito è malato, processo al palo. Il giudice sposta tutto di qualche settimana per ascoltare l’esperto nominato dal tribunale per effettuare la perizia psichiatrica con cui stabilire se l’imputata – accusata dell’omicidio di un anziano paziente nell’ospedale di Venafro – è in grado di intendere e di volere. E’ stata la difesa dell’imputata ad aver chiesto la stessa perizia nel contesto del processo con rito abbreviato. Il difensore dell’imputata  è l’avvocato Moscardino, mentre la famiglia della vittima è difesa dall’avvocato Ernesto De Angelis.
La donna – Anna Minchella – si trova in carcere da molti mesi. Lei continua ad urlare la propria innocenza respingendo ogni accusa. Tre comunità scosse, tre interi paesi increduli davanti alle pesanti accuse che la Procura della Repubblica di Isernia ha lanciato sulle spalle di Anna Minchella, infermiera dell’ospedale di Venafro. Avrebbe ucciso – utilizzando dell’acido – un paziente di Pratella, padre di una sua collega di corsia. Lo avrebbe fatto per “punire” l’altra infermiera “colpevole” di non essere stata trasferita all’ospedale di Isernia. Presenzano è il paese natale di Anna Minchella. Dopo il matrimonio si trasferisce a Ciorlano, paese del marito. Alcuni anni fa, poi, la coppia comprò casa a Venafro e si trasferisce nel vicino Molise. Per esigenze familiari, tuttavia, Minchella e la sua famiglia ritornano a vivere a Ciorlano. La comunità di Ciorlano è incredula: tutti dipingono la famiglia Minchella come una famiglia normale, dedita al lavoro, serena. A Pratella chiedono giustizia i familiari Celestino Valentino, 76enne di Pratella, ucciso con acido cloridrico.

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