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foto di repertorio

San Potito Sannitico / Piedimonte Matese / Gioia Sannitica – Morte tua, vita mia: non si trova il Cd con le intercettazioni

San Potito Sannitico / Piedimonte Matese / Gioia Sannitica – Un disguido ha impedito lo svolgimento del processo a carico di diversi indagati, accusati di vendere informazioni alle aziende di pompe funebri. In aula, infatti, non si è riusciti a trovare, agli atti, il supporto magnetico con le registrazioni delle intercettazioni telefoniche. Così il giudice ha spostato il processo  di qualche settimana. Secondo l’accusa, due dipendenti della struttura sanitaria del capoluogo matesino vendevano notizie sulle condizioni di pazienti particolarmente gravi. Informavano  alcune imprese funebri sull’imminente morte di alcuni malati. In tal modo le imprese funebri beneficiarie dell’informazione arrivavano tempestivamente riuscendo ad accaparrarsi il funerale. Per questi fatti, accaduti nel 2011, sono sotto processo, ora, cinque persone. Angelo Miselli, di Piedimonte Matese; Luigi Sgueglia, di San Potito Sannitico; Giuseppe Di Nardo, di Gioia Sannitica; Marcellino Riselli, di Piedimonte Matese; Riselli Marcellino junior, di Piedimonte Matese sono davanti ai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere per i fatti contestati e portati alla luce da una precisa indagine dei carabinieri della compagnia del Matese. Secondo l’accusa Angelo Miselli, in qualità di assistente ospedaliero, e Luigi Sgueglia, in qualità di addetto alla sala mortuaria dell’ospedale di Piedimonte Matese, cedevano – più volte, in modo costante – informazioni riservate a due ditte di onoranze funebri. Beneficiavano delle informazioni riservate le imprese La Sannitica e Riselli & C. Servizi Funebri. Secondo l’accusa le informazioni riservate venivano pagate con somme da 25 a 100 euro. Nel collegio difensivo figurano, fra gli altri, gli avvocati Raffaella Mancini e Antonio Landino.

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