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GIOIA SANNITICA – Ragazza picchiata dal suo ex, parlano i genitori della vittima: “Non abbiate paura di denunciare”

FAICCHIO/SANT’ANGELO D’ALIFE/GIOIA SANNITICA – Perseguita la fidanzata minorenne per due anni, ma dopo l’ennesimo rifiuto la spinge in un torrente tentando di ucciderla. Stamattina, il 23enne Davide Orsino è stato arrestato e tradotto presso il carcere di Benevento. Per la minore, è la fine di un incubo. Appena è stata messa al corrente dell’arresto del giovane gioiese, pare che abbia fatto non poca fatica a trattenere l’emozione. Una liberazione, che si unisce alla grande soddisfazione per una notizia attesa da ormai troppo tempo. Lo stesso sentimento che stanno adesso provando i suoi genitori. “Finalmente giustizia è fatta – affermano Daniela e Stefano -. Ringraziamo i carabinieri per il loro lavoro svolto e per la loro professionalità dimostrata. Confidiamo adesso nell’operato della magistratura auspicando che al ragazzo venga comminata una pena esemplare”. Dai genitori della minore arriva poi un accorato appello rivolto a tutte le vittime di stalking. “Non abbiate paura di denunciare”. E’ accaduto tutto in provincia di Benevento dove i carabinieri della Stazione di San Salvatore Telesino hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 23enne di Gioia Sannitica, Daniele Orsino. L’indagine, coordinata dal Tribunale di Benevento, è nata in seguito alle numerose denunce presentate dai familiari di una minorenne di 15 anni di Faicchio che, nel 2010, aveva intrapreso una relazione amorosa con l’indagato. Dopo circa un anno, durante il quale il giovane aveva manifestato la sua indole violenta, i genitori imposero alla ragazzina di interrompere il rapporto. Da quel momento, però, il ragazzo aveva iniziato un’incessante attività persecutoria sfidando chiunque fosse da intralcio alla sua relazione morbosa. Dopo due anni di reiterate minacce, sia verbali che via sms, i genitori della minore, per paura, decisero di traferirsi da Sant’Angelo d’Alife a Faicchio. Circostanza che non ha fermato il giovane che, il 28 gennaio scorso, chiese alla ragazza l’ennesimo incontro chiarificatore. In quell’occasione, la 15enne fu costretta a salire sull’auto del ragazzo e, dopo essere stata condotta ai margini di una scarpata, nei pressi del torrente Titerno della località Caldaie di Faicchio, fu spinta nell’acqua procurandosi la frattura di due vertebre e lesioni varie guaribili in 30 giorni. Stamattina, il 23enne è stato arrestato per i reati di stalking, violenza sessuale, sequestro di persona e tentato omicidio.

Francesco Mantovani

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un commento

  1. Bene. Finalmente un pò di giustizia. Spero che la magistratura appuri la verità e nel caso il giovane risulti colpevole, gli diano il massimo della pena!