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Sessa Aurunca – Con la festività delle Palme inizia il grande tour religioso in città, ecco il programma

Sessa Aurunca (di  CARMINE DI RESTA) – Domenica prossima inizia il grande tour religioso. La festività delle Palme dà l’annuncio immediato della Settimana Santa e della vicina Pasqua. Le varie cerimonie escono dalle chiese e si riversano per le strade a contatto con tutta la popolazione. Durante la settimana prossima incominciano a sfilare per le vie della città, sia di mattina che di pomeriggio, i confratelli delle congreghe che si recano alla Cattedrale per adorare il SS. Sacramento. Lungo le strade cittadine i “fratelli”, dalle tuniche bianche e dalle mantelle variopinte, con in testa un cappuccio con due fori all’altezza degli occhi e con in mano un cero e nell’altra un libro su cui leggono i salmi del “benedictus” e del “Te Deum”, cantano con voci soffocate e discordanti, per i vicoli che portano alla Cattedrale. Come a Sessa Aurunca, anche a Siviglia appena dopo la Domenica delle Palme, si possono vedere girare in processione, lungo le strade, i “fratelli” incappucciati delle “Confradias” e sentir intonare, al passaggio dei “Pasos” le caratteristiche “saetas” cioè i canti andalusi che sembrano richiamare alla mente il canto del “Miserere” che accompagna come lamento funebre i “Misteri”. Certamente c’è grande attesa per la processione del Venerdì Santo, forse la più sentita e mistica che si svolge per tutte le strade cittadine. Risale a tempi antichissimi ed è senz’altro da collegare a quelle “sacre rappresentazioni” che furono una delle espressioni del mondo religioso del Medioevo. Tutto a Sessa, in questi periodi fa presagire la festività della Pasqua. Si danno il via alle pulizie generali nelle case, il prete benedice le abitazioni con l’acqua Santa; nelle strade le luminarie per la festa della Madonna del Popolo, nelle viuzze enormi cataste di legna e fascine – i “caracciuni” – che bruceranno il Venerdì Santo al passaggio della processione del cristo, la più sentita e suggestiva della Settimana Santa. Le manifestazioni religiose si chiudono con altre due processioni che ricordano gli ultimi episodi della Passione di Cristo: la “Deposizione” e la “pietà”. La prima parte dalla chiesa di San Carlo, mentre l’altra da una chiesetta al centro della città di fronte all’antico Sedile di San Matteo. I due cortei sfilano il Sabato Santo e secondo una antica usanza non devono mai incontrarsi.

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