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Vairano Patenora – Denuncia il sindaco per peculato, ma è una bugia: moglie consigliere comunale sotto processo per calunnia

VAIRANO PATENORA – Nuova udienza del processo a carico di una donna di Vairano Patenora, accusata di aver calunniato il primo cittadino Bartolomeo Cantelmo. Sul banco dei testimoni è salito il carabiniere della stazione di Vairano Scalo che condusse le indagini sul caso sollevato dalla donna. Un episodio accertato dalla Procura come infondato e che portò quindi alla nascita del processo per calunnia a carico della casalinga vairanese. L’investigatore, nell’interrogatorio reso ieri, ha ripercorso l’intera vicenda, confermando, in sostanza, l’ipotese calunniosa a carico dell’imputata. La donna, moglie di un consigliere di minoranza, nel maggio del 2016 aveva sporto una denuncia alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere nella quale accusava il sindaco Bartolomeo Cantelmo di far gravare sulle casse del comune di Vairano Patenora le spese per l’illuminazione dei beni immobili nella disponibilità dello stesso primo cittadino.  In sostanza lo incolpava di peculato pur sapendolo innocente. Scattarono le indagini e la Procura decise di vederci chiaro anche attraverso una serie di perizie tecniche eseguite congiuntamente con i tecnici Enel. Quelle prove accertarono che l’energia elettrica impiegata per illuminare l’area della lottizzazione Limatelle non era affatto “rubata” al comune, bensì regolarmente pagata. Per questa ragione, ora lo stesso Pubblico Ministero, Battiloro, chiede il processo a carico della querelante – Rosa Orabona – per le ingiuste accuse formulate contro Cantelmo. Il sindaco Cantelmo, individuato dal magistrato come parte offesa, si è costituito parte civile. Si tornerà in aula il prossimo autunno.

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