Capua / San Tammaro – Il 20 luglio 2013, Emilio Lavoretano, accusato di aver ucciso sua moglie Katia Tondi, avrebbe effettuato una chiamata al 113 in cui avrebbe affermato: “Sono stato io.” Il dubbio, è stato sollevato dalla trasmissione ‘Quarto Grado’ e per questo motivo oggi, durante l’udienza nel Tribunale di Santa Maria Capua Vetere la Corte ha nominato come perito fonico per trascrivere ed analizzare la telefonata, il dottore Roberto Porto, la parte civile il consulente Ezio Denti e l’avvocato Natalina Mastellone ha nominato il dottore Pietro Izzo.
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