ROCCAMONFINA – Briganti di Terra di Lavoro, pubblico delle grandi occasioni a Gallo (il video)

ROCCAMONFINA (di Nicolina Moretta) – Sabato sera nella sede del Circolo San Michele Arcangelo di Gallo di Roccamonfina, c’era il pubblico delle grandi occasioni; cosa questa che ha fatto dire al sindaco Carlo Montefusco: ”Il Circolo San Michele è una realtà che va davvero oltre il paese di Roccamonfina.”
E’ il presidente del Circolo, il medico Francesco Cipolla, ha dichiarato a riguardo: ”L’unico intento è quello di cementare il senso di comunità, che nei luoghi del mondo va sempre più scemando.”
Ha preso la parola anche Claudio Saltarelli, presidente dell’Associazione Identitaria Alta Terra di Lavoro, che ha parlato del ripristino della verità storica rispetto al fenomeno del brigantaggio. Poi sapienti canti musiche e monologhi hanno allietato la serata e fatto riflettere; come l’interpretazione della brigantessa Rosa Antonucci che imparò a scrivere nella selva per “capì buono” e che poi perì in uno scontro a fuoco. (guarda il video)
E altre figure di briganti vengono messe in palcoscenico; come il famoso Fra Diavolo che catturato dai francesi, non cedette alle loro lusinghe, gli proposero di passare con loro, e pagò la sua coerenza di vita con la stessa vita. Ancora i briganti Bernardo Tangredi e Filippo Mattei, entrambi fucilati dall’oppressore francese nel 1799. Dai monologhi e canti si riconoscono nomi e luoghi familiari, perché tutti i fatti storici riportati hanno avuto come palcoscenico reale l’Alto Casertano; fanno riferimento al periodo del Regno di Napoli e al fenomeno del brigantaggio che va dal 1799 al periodo post – unitario. Abili monologhi che hanno messo in luce il sacrificio e lo strazio di chi ha combattuto per il proprio territorio, e che Raimondo Rotondi ha saputo rendere al meglio nella stesura dei testi in lingua laborina, che prende il nome dai laborini, gli antichi abitanti di Terra di Lavoro.

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