RIARDO – “Nonno Mimì” presentato alla scuola secondaria. I docenti lanciano l’appello per il dono di libri alla biblioteca scolastica

RIARDO (di Nicolina Moretta) – Ieri pomeriggio sono stati disponibilissimi e accoglienti i docenti e gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Riardo nell’accogliere l’autrice, Nicolina Moretta, e l’illustratrice, Giovanna Lepore, del Libro:”Nonno Mimì dai, racconta!” della casa editrice Bertoni Editore. La scuola fa parte dell’Istituto Comprensivo Falcone – Borsellino di Pietramelara, Dirigente Scolastico, Professore Vincenzo Di Lauro. Gli studenti hanno mostrato tutto il loro interesse per le dieci fiabe fantastiche di “Nonno Mimì” con argute domande che alla fine della presentazione del libro hanno rivolto all’autrice Moretta e all’illustratrice Lepore. I racconti di “Nonno Mimì” prendono spunto dal mondo contadino e mirano a trasmettere valori: la carità, il rispetto del diverso, il risparmio oculato; tratta il tema dell’alcolismo; suggerisce come saper evitare la corruzione; tratta della fratellanza tra i popoli come fonte di arricchimento. Due storie sono direttamente e rispettivamente ispirate a Paolo IV e a San Giovanni Paolo II. Il tutto con la leggerezza e la gioiosità consone all’età dei lettori. Con un linguaggio semplice e fluido “Nonno Mimì parla” ai giovani lettori, ma anche agli adulti attraverso il canale affettivo, lo stesso usato da tutti i docenti per promuovere l’apprendimento dei valori e del sapere. Lo stesso amore che pongono in essere da tre anni i docenti della scuola secondaria di primo grado di Riardo nel progetto:”Dalla teca ai libri” per riqualificare e mettere in sesto una biblioteca per la stessa scuola e forte è la determinazione delle professoresse responsabili del progetto: Patrizia Pieretti e Maria Grazia Licciardi, che lanciano un appello alle persone di buona volontà del territorio:”Chi ha da donare libri di classici, di narrativa per ragazzi e anche libri in lingua inglese e francese – le due lingue straniere che si studiano nella scuola – è ben accolto.” E aggiungono:”Per educare alla lettura e all’ascolto di se stessi.”