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Ailano – Professore aggredisce rappresentante di classe, la vittima scrive alla preside. La dirigente tace

Ailano –  La rappresentate di classe aggrediata, alcuni giorni fa, da un professore, durante una riunione programmata, scrive alla dirigente scolastica Rosalba Robello. Tenta di “scuotere” la sensibilità della preside affincè si attivino tutte le necessarie azioni. Per ora, purtroppo, la dirigente, non ha ritenuto utile rispondere alla missiva, nè assumere qualsiasi iniziativa in merito.
“….sicuramente sarà stata informata della violenta aggressione fisica e verbale di cui la sottoscritta è stata vittima il giorno 19 marzo 2019, alle ore 10,00 circa, all’interno dei locali della scuola media di Ailano.   Io ero stata convocata per partecipare al consiglio di classe, quale rappresentante dei genitori e mi sono ritrovata, mio malgrado, vittima della follia di un soggetto che risulta impossibile qualificare come docente. A seguito dell’accaduto sono stata costretta a ricorrere alle cure mediche del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Piedimonte Matese e tuttora sono fortemente scossa per il pericoloso episodio che mi ha ferito nel profondo dell’animo,
oltre che del fisico, e per come la mia persona è stata oltraggiata e vilipesa, alla presenza di altre mamme e del personale docente, da chi dovrebbe essere di esempio e modello per i nostri figli che cercano di imparare anche da ciò che succede nella Scuola.
Con la presente è mia intenzione informarla ufficialmente dell’esposto fatto ai Carabinieri di Ailano che allego in copia  affinchè tali episodi non si verifichino in futuro ed affinchè vengano tutelate le decine e decine di mamme che come me frequentano la scuola ed hanno contatti con il personale docente. Non le nego che ho registrato il timore, l’imbarazzo ed anche la paura degli altri genitori, al solo pensiero di avere rapporti con il mio aggressore e molti di loro attendono un esemplare quanto necessario provvedimento, che possa rassicurare e rasserenare il nomale svolgimento della vita scolastica.  D’altronde, vista la gravità dell’accaduto e la rilevante eco anche mediatica che ha assunto la vicenda, si impone una seria verifica delle condizioni di sussistenza dell’aggressore all’interno della scuola, considerata l’incompatibilità del comportamento di quest’ultimo in relazione ai minori ed ai relativi genitori.  Al riguardo è chiaro che il rapporto di fiducia con il predetto soggetto è venuto meno da parte di tutti i rappresentanti dei genitori, che potrà convocare per la relativa conferma, per cui ci si attende un suo immediato provvedimento. Mi riservo in ogni caso di tenere alta l’attenzione su quanto accaduto, coinvolgendo se del caso l’Ufficio Scolastico Regionale ed il competente Ministero, fino a quando non sarà definitivamente risolto il caso con l’adozione delle necessarie misure a tutela dei minori e delle mamme.  Certa di aver fatto cosa utile alla piccola comunità scolastica, in qualità di rappresentante di classe, attendendo sue, colgo l’occasione per porgere cordiali saluti e ringraziare per l’attenzione ricevuta e per la sensibilità che merita”.
(Prof.ssa Agnese Moscatiello)

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