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CAPUA – Insegue i ladri, ferito vigile urbano

CAPUA. Raid notturno dei ladri a Sant’Angelo in Formis. Vigile ferito. Un nuovo tentativo di furto è stato messo in atto a Sant’Angelo in Formis ai danni di un abitazione di via Luigi Baia.  Il “colpo” non è riusciuto grazie al pronto intervento del vigile urbano Raffaele Gravante che si è lanciato all’inseguimento dei malviventi. L’uomo, nel tentativo, di acciuffare i balordi che hanno fatto perdere le proprie tracce, è rimasto ferito ad una gamba da un colpo esploso accidentalmente dalla pistola d’ordinanza.
Tutto è accaduto la scorsa notte quando i malviventi, forse una banda specializzata in furti negli appartamenti, ha preso di mira un abitazione di via Luigi Baia, la strada che conduce alla Basilica Benedettina. I ladri, scoperti dai proprietari dell’appartamento e da Raffaele Gravante (che risiede in una palazzina adiacente), sono prontamente fuggiti via inseguiti dal poliziotto della municipale. Proprio durante la fuga si è verificato l’incidente. In queste ultime settimane si sono registrati numerosi furti negli appartamenti in tutto il territorio capuano ed è proprio per contrastare questo fenomeno che si sono intensivicati i controlli da parte delle forze dell’ordine con l’adozione di nuovi interventi. Altri tentativi di furto sono stati segnalati nella zona di viale Ferrovia. La notizia lanciata dal sito Capuaoline ha suscitato forte preoccupazione in paese dove da diverso tempo si registrano una serie di furti.

Il furto in casa del sindaco
Prima una bomba fatta esplodere sotto casa mentre giocava con il figlio. Questo il 23 dicembre 2008. Ma per il sindaco di Capua Carmine Antropoli evidentemente non c’è pace in questo preciso giorno di dicembre: la sua abitazione, domenica sera, 23 dicembre 2012, è stata saccheggiata da una gang di ladri professionisti.
E’ accaduto nella “dimora” del primo cittadino a Sant’Angelo in Formis. La fascia tricolore in quel momento era fuori con la famiglia. Al ritorno ha trovato l’amara sorpresa. I ladri hanno agito in via Galatina, razziando oggetti di valore, soprattutto gioielli e, soprattutto, i ricordi di famiglia.
Un raid dal bottino ancora da quantificare. Del caso  si occupano i carabinieri della compagnia di Capua, che, dopo una sopralluogo e dopo la denuncia di Antropoli, hanno dato inizio alla fase investigativa per cercare di identificare gli autori del raid. I balordi con molta probabilità, per accedere all’interno dell’abitazione, hanno forzato alcune finestre poste sul retro del palazzo. I malviventi hanno rovistato dappertutto fino a quando non hanno trovato quello che cercavano.
Quindi sono fuggiti e per il momento non ci sono indizi utili per le forze dell’ordine. Saranno visionate le immagini di alcune telecamere del sistema di videosorveglianza per cercare qualche prova, qualcosa che possa dare una svolta alle indagini. Il ricordo dell’attentato, di quella bomba che sconvolse la quiete di Sant’Angelo in Formis, è riemerso in questi giorni in tutta la sua drammaticità. Era sempre lo stesso giorno, il 23 dicembre del 2008. Guarda caso, non può essere una semplice coincidenza. Due date simili: 23 dicembre 2008 la bomba, 23 dicembre 2012 il furto.
Nel 2008 Antropoli giocava con il suo bambino, che, complici le vacanze natalizie, era ancora sveglio alle undici e mezza di sera. Un botto. Enorme, deflagrante e la percezione immediatamente chiara che non si trattasse di uno di quegli ordigni fatti esplodere nel periodo natalizio per far festa.
Carmine Antropoli si precipitò al balcone e davanti gli si presentò una scena impressionante: la porta di ingresso del salone dell’anziano barbiere di Sant’Angelo in Formis completamente distrutta.

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